Il giovane è stato trasferito dall’ospedale Sant’Eugenio, dove era stato ricoverato, al carcere romano di Regina Coeli.
(MeridianaNotizie) Roma, 27 settembre 2013 – Omicidio colposo, lesioni personali e guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Con queste accuse finisce in carcere Andrea Pietrantoni, il 23enne che la notte del 26 settembre ha causato il maxitamponamento sul Grande Raccordo Anulare che ha portato alla morte di Gianfranco Cenvinzo, appuntato dei carabinieri in servizio a Torre Annunziata, e di sua moglie Lucia Carldarelli. Il giovane è stato trasferito dall’ospedale Sant’Eugenio, dove era stato ricoverato, al carcere romano di Regina Coeli.
Arrestato dalla Polstrada il giovane è in attesa di essere giudicato con rito direttissimo. L’incidente è avvenuto all’1.07 di giovedì sul Gra anulare all’altezza dello svincolo per l’Ardeatina (chilometro 48,200).
A quanto si è appreso, il giovane, era alla guida della sua Fiat Punto drogato. Mentre percorreva il tratto del Raccordo dove sono in corso lavori di ampliamento, guidando ad una velocità elevata ha impattato contro il guard rail con la fiancata sinistra del mezzo. Quindi ha tamponato la Fiat Bravo dove si trovava il militare con la moglie, che a sua volta si è scontrato con un altro mezzo e poi su un camion dei lavori fermo nella corsia d’emergenza.
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