La donna era fuggita alla cattura poichè si trovava all’estero.
(MeridianaNotizie) Roma, 4 settembre 2013 – Arrestata filippina 69enne, collaboratrice domestica, ritenuta il capo di una banda dedita all’usura. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Casilina nel corso dell’operazione denominata “Usura Filippina”, hanno fermato la donna con l’accusa di usura, estorsione ed esercizio abusivo di attività finanziaria.
Durante le fasi dell’operazione la donna riuscì a sfuggire alla cattura poiché si trovava all’estero. Ieri, al suo rientro in Italia, è stata arrestata dai Carabinieri che le hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP presso il Tribunale di Roma. Dopo l’arresto, la 69enne è stata associata al carcere di Rebibbia. Le indagini dei Carabinieri hanno permesso di accertare che la banda realizzava prestiti di denaro a connazionali in difficoltà economiche con tassi che raggiungevano anche l’80% annuo. Un centinaio, finora, le vittime accertate dai militari dell’Arma.
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