“Stanno spostando l’emergenza fuori dal Gra – attacca il sindaco di Ladispoli Crescenzio Paliotta – I problemi ci arammo per tutti i 26 comuni e solo una proroga concessa dalla Regione a Cupinoro potrà scongiurare il caos”
(MeridianaNotizie) Roma, 2 ottobre 2013 – Salvata Roma, l‘emergenza rifiuti rischia di esplodere fuori dal Gra nei 26 comuni che si servono della discarica di Cupinoro a Bracciano. Dal primo novembre l’impiego sulla Settevene Palo, come ha spiegato il sindaco di Bracciano Giuliano Sala, “in base alla circolare del ministro Orlando del sei agosto non potrà più accogliere il tal quale, questo significa che i comuni che conferiscono a Cupinoro dovranno prima provvedere a trattare i rifiuti negli impianti di Tmb“. Questo, insieme alla notizia che Cupinoro ospiterà 20mila tonnellate di rifiuti di Roma fino al 31 dicembre, ha mandato in fibrillazione i sindaci dell’area che ora lanciano l’allarme.
“Stanno spostando l’emergenza fuori dal Gra – attacca il sindaco di Ladispoli Crescenzio Paliotta – I problemi ci arammo per tutti i 26 comuni e solo una proroga concessa dalla Regione a Cupinoro potrà scongiurare il caos”. Sulla stessa linea il sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci: “Nel comprensorio non ci sono impianti di Tmb e quelli presenti nella provincia lavorano praticamente a pieno regime per i rifiuti di Roma. In ogni caso – dice – anche trovando impianti disponibili, questo comporterebbe per i nostri comuni un aggravio di spese insostenibili, in un momento in cui abbiamo già la Tares ai massimi livelli e ci troviamo a fronteggiare i tagli imposti dal governo”.
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