Vigili Urbani, Liporace rinuncia all’incarico di comandante

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Nella serata di ieri, il comandante Liporace dichiara clamorosamente “rinuncio all’incarico”. Le polemiche attorno la nomina non si placano, i sindacati minacciano sciopero generale.

(MeridianaNotizie) Roma, 10 ottobre 2013 – “Tolgo la mia disponibilità a ricoprire l’incarico di comandante della Polizia Locale di Roma per rispetto delle istituzioni, del corpo di polizia locale della Capitale e dei cittadini romani“, così il neo (ormai ex) comandante della Polizia Municipale di Roma Liporace ha annunciato, nella serata di ieri, clamorosamente a seguito delle aspre polemiche sulla sua nomina. “Sono stato prescelto fra molti per ricoprire questo incarico, ma non ci sono state le condizioni per poterlo perfezionare“, conclude.

Da quando il suo predecessore si era dimesso, Carlo Buttarelli, dopo essere entrato in contrasto con il sindaco Marino, circolava un fiume di voci e smentite che ha messo in serio imbarazzo tutto il Corpo, fino alla nomina di Liporace, uomo messo alla mercè della stampa, di cui non si aveva più notizie da quando è diventato comandante dei Vigili. E’ lo stesso comandante, o ex comandante, ad ammettere di non aver mai immaginato che ci potesse essere “tanto clamore attorno a questa vicenda“. Trambusti a parte, le polemiche sono nate in relazione al fatto che Liporace fosse esterno rispetto al Corpo dei vigili e che nel suo curriculum mancasse l’esperienza quinquennale da dirigente in un ente pubblico, elemento necessario ai fini della nomina.liporrr

Liporace aveva già portato oggetti e libri nella stanza dove sarebbe dovuto rimanere e lavorare, portati subito dopo la presentazione in Campidoglio. Per la nuova, ennesima, nomina ora spuntano i nomi di Raffaele Clemente, capo dell’Anticrimine in Questura, e Vittorio Borghini, ex colonnello dei Carabinieri, oggi assunto dall’Ama per gestire i cimiteri. Il sindaco rimane per ora in silenzio, senza far trasparire indizi sul nome da scegliere, facendo innervosire il Corpo dei Vigili, contro cui tuona “se volete la guerra, guerra sia“. Per riuscire a strappargli qualche dichiarazione in merito, in molti lo attendono alla riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza, convocato per la gestione delle manifestazioni, che non daranno tregua alla città fino al prossimo fine settimana a partire dalla giornata di domani. Un’altra occasione sarebbe rappresentata dalla messa in via della Conciliazione per il 143esimo anniversario della fondazione del Corpo di polizia municipale, in cui non ci sarà per la prima volta un comandante ufficiale, ma, secondo alcune voci, non ci dovrebbe essere né Marino, né Rossella Matarazzo (vice capo di Gabinetto).

I sindacati intanto preparano battaglia. Da oggi sono sospese tutte le attività extra (i controlli sulla prostituzione, gli sgomberi, gli sfratti, i controlli contro l’abusivismo), e non si può escludere che si vada verso uno sciopero generale. Cgil, Cisl e Uil dichiarano “avevamo chiesto a Marino un programma per capire come voleva riformare il Corpo, la vicenda ormai ha assunto i toni della farsa, e di mezzo ci sta andando la serietà di tutta la Municipale“.

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