Il Lazio era una delle poche regioni italiane a non recepire la legge 328/00, dopo 13 anni di attesa.
(MeridianaNotizie) Roma, 10 ottobre 2013 – Gestione associata dei servizi a livello intercomunale ed integrazione sociosanitaria. Sono questi i due punti fondamentali della proposta di legge approvata dalla giunta regionale del Lazio sul “Sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali della Regione”. Il Lazio era una delle poche regioni italiane a non recepire la legge 328/00, dopo 13 anni di attesa. Il testo di legge prevede un occhio di riguardo ai bisogni delle persone più deboli, sia dal punto di vista sociale che sanitario, attraverso una riorganizzazione dell’intera rete dei servizi sociali regionali. Aumentare gli interventi gestiti a livello associato tra i Comuni, evitando di tagliare i servizi, queste le parole del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Un nuovo modello di welfare che garantirà un collegamento più stretto fra gli interventi sociali e quelli sanitari.
Secondo l’assessore alle Politiche Sociali, Rita Visini, si tratta di una legge rivolta alla persona. Dai banchi dell’opposizione sono già arrivate le prime critiche. “Vorrei ricordare a Zingaretti che le leggi le approva il Consiglio regionale” ha dichiarato il vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio, Francesco Storace. “Se non è prevista ‘tutela degli italiani’ nel “nuovo” Welfare, la battaglia sarà tostissima”.
Il servizio di Simona Berterame
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