Nel sopralluogo di ieri fatto dagli artificieri subacquei del gruppo SDAI della Marina Militare, è stato accertato che si tratta di una Mina Antinave Modello Cr risalente alla seconda guerra mondiale. Un ordigno che conserva all’interno circa 125 chili di tritolo.
(MeridianaNotizie) Roma, 30 ottobre 2013 – L’ordigno bellico rinvenuto in porto Salvo a Gaeta, che aveva costretto ad una ordinanza di interdizione alla navigazione in un vasto specchi d’acqua è stato recuperato dai palombari del Nucleo sminamento della Marina Militare di Comsubin, e fatto brillare in acque sicure. Le operazioni sono iniziate alle sette circa quando il traffico veicolare e pedonale è stato bloccato in via Lungomare Caboto. Interdetta anche la navigazione e la pesca in un raggio di un miglio dal luogo della operazioni.
I palombari, coadiuvati da uomini e mezzi della capitaneria di Porto di Gaeta, hanno recuperato la bomba, una mina antinave modello Cr carica di 125 chili di esplosivo, sollevandola dal fondale a circa sei metri e trasportata a quattro miglia da Punta dello Stendardo, al di fuori del porto, e fatta detonare, alle 9.27, ad una profondità di circa 90 metri.
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