La ragazza ha smesso di crescere all’età di quattro o cinque anni, ma nessun luminare è stato in grado di individuare con precisione la sindrome di cui era affetta
(MeridianaNotizie) Roma, 29 ottobre 2013 – E’ morta a 20 anni Brooke Greenberg. Non sembrerebbe una grande notizia se non fosse per il fatto che ne dimostrava uno. Il suo corpo e il suo cervello erano simili a quelli di una bimba di poco più di dodici mesi, ma la sua età anagrafica era ben diversa. Brooke era forse affetta da una rara malattia genetica, la sindrome X – come la chiamavano i medici che l’avevano in cura – che la rendeva fisicamente e cognitivamente simile ad un bambino.
La causa del decesso rimane sconosciuta. La ragazza ha smesso di crescere all’età di quattro o cinque anni, ma nessun luminare è stato in grado di individuare con precisione la sindrome di cui era affetta. I test hanno dimostrato che Brooke, che è nata nel 1993, potrebbe aver sofferto di una mutazione del gene che spegne la capacità di crescere. Per molti scienziati il suo codice genetico unico potrebbe fornire una nuova luce sul processo di invecchiamento che porta allo sviluppo di malattie come il morbo di Parkinson. Brooke è stata esaminata da alcune delle più prestigiose istituzioni mediche negli Stati Uniti, tuttavia nessuna diagnosi precisa è stata formulata. Dr Eric Schadt, direttore dell’Istituto Icahn di Biologia Genomica e multiscala presso il Mount Sinai Medical Center di New York, ha spiegato che la piccola aveva anomalie apparenti nel suo sistema endocrino, ma non nei cromosomi.
Altre news su Cronaca:
Settore immobiliare, romani sempre più in crisi scelgono di vendere solo la nuda proprietà
Storia dell’arte nelle scuole, con 15mila firme la materia arriva alla Camera dei Deputati