“La Sapienza, come le peggiori aziende, per fare cassa ha sanzionato più di mille studenti per errori nel pagamento delle tasse” fanno
sapere gli studenti
(MeridianaNotizie) Roma, 30 ottobre 2013 – Gli studenti della Sapienza sono davvero ridotti alla fame. Da tre giorni sono in sciopero della fame per protestare contro le sanzioni che gli sono costate migliaia di euro. “Il presidio vuole andare avanti ad oltranza fino a che non saranno cancellate queste ingiuste sanzioni, che stanno buttando fuori dall’università molti studenti. La Sapienza, come le peggiori aziende, per fare cassa ha sanzionato più di mille studenti per errori nel pagamento delle tasse” fanno sapere gli studenti. Il corto circuito è stato causato da un banale errore meccanico, o forse a causa dell’ inefficienza del CAF che ha portato a un errore nell’inserimento dell’ISEE su Infostud, la segreteria on-line dell’Ateneo.
“In questo modo gli studenti si sono ritrovati in una fascia di reddito inferiore: per un pagamento mancato di 40 euro abbiamo subito multe di 2.300 euro, minacciando blocco della carriera universitaria, denunce e recupero crediti coatto” – proseguono gli studenti – “Abbiamo tentato di capire cosa intende fare il rettore nei confronti di queste multe infami, ma ci troviamo sempre la porta sbattuta in faccia da chi come Frati gestisce la Sapienza come un feudo dove piazzare familiari e amici. Questa mattina sono presenti anche numerosi agenti di Polizia per difendere il convegno sull’Intelligence che si terrà a breve. Era stato minacciato anche lo sgombero coatto degli scioperanti per non rovinare l’iniziativa-vetrina al rettorato”.
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