I delitti, compiuti in provincia di Brindisi e in Montenegro, sono riconducibili principalmente a contrasti sorti all’interno della stessa organizzazione mafiosa tra le diverse fazioni della Sacra corona unita operanti nel brindisino
(MeridianaNotizie) Roma, 14 ottobre 2013 – Sacra corona unita al setaccio: sono responsabili di dieci tra omicidi e tentati omicidi i 18 arrestati dagli agenti del commissariato di Mesagne e della Squadra mobile di Brindisi, al termine dell’operazione “Zero”. Gli indagati, tutti affiliati all’organizzazione criminale della Sacra corona unita, sono accusati di associazione mafiosa nonché di essere autori e mandanti di quattro omicidi portati a termine e sei tentati, commessi tra il 1997 e il 2010, tutti con l’aggravante dell’utilizzo di metodo e finalità mafiosi.
I delitti, compiuti in provincia di Brindisi e in Montenegro, sono riconducibili principalmente a contrasti sorti all’interno della stessa organizzazione mafiosa tra le diverse fazioni della Sacra corona unita operanti nel brindisino. L’attività degli investigatori, fatta di intercettazioni, appostamenti e pedinamenti, è iniziata nel 2012 e ha permesso di far luce sugli omicidi, in particolare su moventi, autori e mandanti. Le motivazioni per l’estrema punizione erano le più disparate: andavano dalla rappresaglia contro familiari di collaboratori di giustizia o nei confronti di confidenti delle forze dell’ordine alla vendetta per sgarbi subiti dai capi clan o per attività di spaccio iniziate in proprio, contravvenendo alle regole dell’organizzazione. Gli arresti sono stati eseguiti in collaborazione con alcuni reparti dei Carabinieri.
Il servizio di Luisa Deiola
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