In Italia sono stati quasi 350mila i casi di clamidia censiti, tre quarti dei quali sotto i 24
(MeridianaNotizie) Roma, 16 ottobre 2013 – Malattie di altri tempi tornano. Le infezioni che due secoli fa si consideravano legate a frequentazioni non proprio ortodosse e attività sessuali non scandite dai tempi dei dettami religiosi, si riaffacciano sulle nostre vite, quasi a ricordarci che bisogna avere maggiore accortezza. Al primo posto, in Europa, è appena balzata la Clamidia, infezione batterica spesso subdola che, se trascurata, può rappresentare un’importante causa di infertilità. Anche le altre due, in particolare la sifilide, sono in rapida ascesa.
Come riporta l’ultimo rapporto dell’European center for diseases control and prevention, i giovani tra i 15 e i 24 anni sono la categoria più a rischio. Sono stati circa ventimila, l’anno scorso, i casi di sifilide in Europa: un aumento del 9% rispetto all’anno precedente. In questo caso, però, la maggior parte dei pazienti aveva più di 25 anni. I dati italiani sono sovrapponibili a quelli degli altri paesi.
In Italia? Sono stati quasi 350mila i casi di clamidia censiti, tre quarti dei quali sotto i 24. «I numeri sono verosimilmente molto più alti – scrivono gli esperti nella relazione – perché ci sono differenze nel modo di diagnosticare la malattia tra paese e paese. Molti casi non vengono proprio scoperti o non segnalati alle autorità».
di Luisa Deiola
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