”E’ lui che se ne frega delle opposizioni”, dice il deputato M5s e vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio in risposta a Napolitano
(MeridianaNotizie) Romna, 9 ottobre 2013 – “Intervenire d’urgenza, anche con rimedi straordinari: cioè amnistia e indulto. Una situazione “intollerabile”, dice il capo dello Stato, la cui soluzione è diventata “inderogabile”, che “umilia” il Paese davanti alla comunità internazionale, è “mortificante” e viola pure la Costituzione. Per “garantire i diritti elementari dei detenuti” e soprattutto per eseguire la sentenza della Corte di Strasburgo che ha già condannato l’Italia nel gennaio scorso intimando di risolvere la situazione entro il maggio 2014. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano manda il suo primo messaggio alle Camere dopo 8 anni e mette al centro il dramma del sovraffollamento delle carceri. “Servono misure straordinarie, come le pene alternative al carcere, ma bisogna fare presto e quindi si dovrà ricorrere – se serve – anche ai provvedimenti di clemenza che potrà decidere il Parlamento: amnistia e indulto”. Il movimento 5 stelle si oppone però alle parole di Napolitano relativo all’emergenza carceri e alla necessità di ricorrere all’indulto, motivo? Il movimento di Grillo ritiene che il messaggio del Presidente della Repubblica sia connesso alle recentissime evoluzioni delle vicende giudiziarie dell’ex premier. Secca la risposta del presidente della repubblica: “Il M5S se ne frega dei problemi della gente. E ciò vale per chi pensa che l’amnistia sia solo pro-Berlusconi. Quelli che dicono così non sanno quale tragedia è quella delle carceri. Il clima politico in Italia, ha aggiunto Napolitano, si è svelenito nel momento in cui il parlamento ha dato la fiducia al governo Letta: bisogna essere ciechi per non capirlo”. ”E’ lui che se ne frega…..delle opposizioni”, dice il deputato M5s e vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio. ”Da arbitro e’ sceso in campo ed oggi ha finalmente indossato la fascia di capitano delle larghe intese. Quando mi spiegherete a cosa e’ servito l’indulto di Prodi nel 2006, allora potremo parlarne” aggiunge Di Maio.
“C’è ampia condivisione del messaggio di Napolitano che ha toccato temi molto, molto seri che hanno bisogno di una risposta”. Lo ha detto il Guardasigilli, Annamaria Cancellieri, commentando le parole del Capo dello Stato sull’emergenza carceri. “Stiamo lavorando a una vera riforma carceraria, questo alleggerimento è quello che manca”, ha aggiunto, bollando come “una falsa idea” quella avanzata dai grillini che con l’amnistia “si salvi Berlusconi”. A scatenare le polemiche era stata la reazione del deputato grillino Alessandro Di Battista che su Facebook scrive: il messaggio di Napolitano “può avere senso se non ci fosse il sospetto, o per qualcuno la certezza, che abbia a che fare con il Condannato Berlusconi, principale alleato del PD in quest’avventura dell’indecente inciucio”. “Le parole che ci fanno rabbrividire (ripeto, in questo momento storico) sono indulto e soprattutto amnistia! Un ricattatore professionista come B. non torna mai a mani vuote”. “Il messaggio del presidente Napolitano è ineccepibile. Se è vero che il grado di civiltà di una nazione si misura dal livello delle proprie prigioni, l’attuale situazione mortifica la dignità dei detenuti e, con loro, dell’Italia intera. Per quanto di sua competenza, nel pieno rispetto delle prerogative del Parlamento come richiamate dallo stesso presidente della Repubblica, il governo continuerà a fare di tutto per recepire indicazioni e sollecitazioni giunte dal Capo dello Stato”. Lo ha detto il premier, Enrico Letta.
“Subito dopo la legge di stabilità proponiamo di affrontare in una sessione straordinaria” il tema del sovraffollamento delle carceri, “solo al termine di questo percorso si può valutare” un provvedimento di clemenza: “Amnistia e indulto sono il punto di arrivo non di partenza”. Lo ha detto il responsabile giustizia del Pd Danilo Leva. “Siamo pronti a fare la nostra parte. Le strutture del ministero dell’Interno sono pronte ad avviare immediatamente una collaborazione con quelle della Giustizia ed io con la Cancellieri, per tradurre in pratica il monito ed anche il forte invito del presidente della Repubblica“. Così il vicepremier Angelino Alfano. “Napolitano contro il Movimento 5 Stelle“, scrive Grillo che poi riporta le parole di Giorgio Napolitano chiedendo ai suoi di commentarle. “Ps. Esprimete il vostro pensiero in maniera corretta. Evitate il vilipendio al Capo dello Stato”, scrive il leader di M5S. Almeno i toni si abbassano.
Luisa Deiola
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