VIDEO > Da Unioncamere allarme crisi, solo 1 italiano su 5 immune dal rischio usura

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Anche su questo fronte si sta progressivamente orientando l’attività degli 52 Sportelli per la legalità, strutture di riferimento e di supporto agli imprenditori che rischiano di diventare vittima dell’illegalità

(MeridianaNotizie), Roma 20 novembre 2013 – La crisi abbatte i redditi delle famiglie e delle imprese ed estende le maglie dell’usura anche su aree del Paese che fino a poco tempo fa risultavano impermeabili a questa piaga. A lanciare l’allarme è una delle indagini presentate oggi nel corso della Giornata nazionale per la trasparenza e la legalità, promossa da Unioncamere, che ha dedicato uno specifico focus a questo fenomeno dilagante. Dalla ricerca emerge che, nel 2012, il 18% della popolazione risiedevano in province con un basso rischio di indebitamento patologico o di esclusione dal credito, mentre solo nel 2010 erano oltre il 28%. unioncamere1

L’usura, in questo sfondo, riceve un’oggettiva incentivazione anche per trasformarsi in occasione privilegiata per le mafie di avere denaro da gestire, una liquidità che consente alle organizzazioni di riciclare denaro sporco ed entrare sempre più facilmente nel circuito del credito legale e in territori tradizionalmente vergini dal punto di vista dell’aggressione mafiosa. Una ulteriore e lucrosa fonte di reddito, quindi, per un sistema complesso che, grazie alle sue molteplici forme d’azione, fattura decine di miliardi di euro. Anche su questo fronte, quindi, si sta progressivamente orientando l’attività degli 52 Sportelli per la legalità, costituiti in questi anni dalle Camere di commercio. Strutture di riferimento e di supporto agli imprenditori che rischiano di diventare vittima dell’illegalità. “Promuovere la legalità è una grande occasione per il nostro Paese, un diritto che dobbiamo assicurare alle tante imprese e famiglie che lavorano secondo le regole”, ha sottolineato il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello.

“L’economia illegale al contrario, considerata in tutte le sue svariate manifestazioni – i mercati illeciti, l’usura e il racket, la corruzione, la contraffazione, le ecomafie, il riciclaggio, il lavoro nero, l’evasione e l’elusione fiscale – altera le regole del gioco e distorce il mercato; svilendo così il lavoro, mortificando gli investimenti, distruggendo la proprietà intellettuale, ostacolando il credito, intimidendo la libertà di impresa. Ripristinare un contesto di chiara e leale competizione tra i soggetti del mercato è condizione imprescindibile per un sistema economico moderno e sviluppato, giusto ed attrattivo. La lotta alla criminalità economica è pertanto una priorità del terzo millennio”. Presente all’evento, Don Luigi Ciotti, presidente di Libera

Il servizio di Mariacristina Massaro

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