Il Comune di Roma risponde alle proteste di Codici sulle condizioni dei canili: “le procedure per l’individuazione dei gestori partiranno solo dopo l’adegnuamento agli standard di sicurezza”.
(MeridianaNotizie) Roma, 15 novembre 2013 – Il Codici (Centro per i Diritti per il Cittadino) aveva inviato una nota all’allora Assessorato alle Politiche Ambientali e del Verde Urbano di Roma Capitale, in cui si protestava per le modalità in cui il Comune ha gestito i canili comunali (Muratella, Vitinia, Ponte Marconi, Valle dei Cuccioli) e la qualità dell’operato dell’Amministrazione stessa, attraverso l’AVCPP (Associazione Volontari Canile di Porta Portese). Oltre alla lettera, era stato eseguito anche un ricorso al Tar.
Il Comune ha risposto al Codici, dichiarando che la Giunta, con una delibera dello scorso 15 marzo, ha disposto l’avviamento di procedure volte all’individuazione dei soggetti gestori dei canili e gattili comunali, ma queste sarebbero partite solo dopo “l’adeguamento dei medesimi canili e gattili agli standard sanitari e di sicurezza previsti dalla legge”. “Nelle more dell’espletamento delle gare – ha concluso il documento – l’Ufficio preposto dovrà porre in essere i necessari provvedimenti atti a garantire la continuità del servizio”.
Il Codici ha sottolineato come ci siano state diverse segnalazioni su gravi problematiche presso i canili: affollamento dei box, rifiuto da parte dei gestori di accogliere cani trovati per strada e portati dai cittadini, alta mortalità e smarrimento dei cani , carenza di personale qualificato. In una nota, inoltre, il Codici si è chiesto “se Roma Capitale parla di adeguamento agli standard sanitari e di sicurezza previsti dalla legge, ci chiediamo, forse le condizioni igienico sanitarie dei canili, almeno fino a marzo 2013, sono state carenti? Se così fosse, come è potuto accadere il persistere di questa situazione? Di chi sono le responsabilità? E, in ultimo, non certo per importanza, a che punto sono i lavori di adeguamento?”.
Aurelio Ponzo
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