Il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli appoggia Ignazio Marino contro l’attacco di Angelo Zama dal portale di informazione del Vicariato di Roma
(MeridianaNotizie) Roma, 15 novembre – “Una finta priorità della politica cittadina”, ecco come definisce Angelo Zama la dichiarazione del sindaco di Roma Marino sull’iniziativa in cantiere al Campidoglio, su matrimoni e adozioni omosessuali. Nel durissimo editoriale, su RomaSette.it, Zama scrive: “L’iter della proposta per un registro delle unioni civili in Campidoglio è la cronaca di uno sbandamento annunciato. Un deragliamento dai principi costituzionali e dalle normative nazionali”.
Oggi la risposta di Andrea Maccarrone, presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli: “Quelle del Vicariato sono parole durissime e inaccettabili che mettono in discussione i principi di uguaglianza e rispetto di tutte le minoranze , elementi fondanti di qualsiasi democrazia. Come sempre il Vicariato si muove in nome di argomenti ideologici fuori dalla storia e dalla realtà che hanno il solo effetto di alimentare pregiudizi e odio e di creare inaccettabili graduatorie tra le famiglie, le persone, e, cosa ancor più grave, i figli delle coppie omosessuali”.
“Il Vicariato ricordi che Roma è la Capitale di un Paese laico e democratico e non deve rispondere ai suoi diktat ma ai cittadini che si sono recentemente espressi nel voto per un Sindaco che aveva nel suo programma proprio il Registro delle Unioni Civili e la tutela dei diritti sociali e civili di tutte e tutti”.
“Il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli esprime solidarietà al Sindaco Ignazio Marino per l’attacco ricevuto e offre pieno sostegno per l’iter di approvazione del Registro. Alla Chiesa di Roma ricordiamo che, invece di continuare a spargere odio e a sostenere le discriminazioni delle persone LGBT, farebbe bene a guardare al suo interno e a fare chiarezza sui tanti gravissimi scandali che la toccano e all’uso, decisamente poco cristiano, che fa dell’enorme patrimonio, anche immobiliare, che detiene in città. Questa Chiesa degli ori e degli scandali ha perso qualsiasi autorità morale e farebbe bene a smetterla di attaccare e puntare il dito contro una comunità che chiede solo il rispetto dei propri diritti, ricordando che sono i cittadini italiani a foraggiarla coi miliardi dell’Otto per Mille, delle loro tasse e delle enormi esenzioni e finanziamenti di cui gode”.
Serena Ingrati
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