I fondi che erano riusciti ad accaparrarsi ammontavano infatti a 9milioni di euro, di cui 6 già erogati e 3 bloccati prima del pagamento.
(MeridianaNotizie) Roma, 19 novembre 2013 – Volevano costruire ponti e autostrade in Mali, Benin, Congo e altri Paesi ed erano riusciti ad accedere direttamente ai fondi europei. Dei filantropi del cemento, che con progetti all’avanguardia volevano migliorare il sistema infrastrutturale africano con la costruzione di strade e ospedali. Solo che ingegneri e tecnici non conoscevano nessuno dei progetti finanziati e alcune delle partnership indicate nelle domande risultavano create ad hoc al solo fine di documentare all’Unione Europea il conseguimento dei parametri minimi per poter accedere ai finanziamenti.
I fondi che erano riusciti ad accaparrarsi ammontavano infatti a 9milioni di euro, di cui 6 già erogati e 3 bloccati prima del pagamento. Grazie alle indagini svolte dai finanzieri del comando provinciale di Roma e olaf (l’ufficio europeo per la lotta antifrode) sono stati sequestrati conti correnti e immobili, tra cui la sede di rappresentanza ai Parioli.
Servizio di Cristina Pantaleni
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