La pappa non gliela può preparare mammà e allora sono costretti a rivolgersi alla mensa della Camera; questo sacrificio gli costa però diversi
problemi che il grillino Luigi Maio ha presentato in un ordine del giorno alla Camera
(MeridianaNotizie) Il Parlamento è luogo di discussione, di proposte politiche, di risoluzione di problemi seri e fondamentali per un paese che annaspa da diversi anni a questa parte. Cosa davvero interessa agli italiani e dunque ai loro rappresentanti seduti nei palazzi del potere? Gli stipendi? La disoccupazione? Le pensioni? I cassa integrati? Ma in quale paese vivete! Ai parlamentari interessa solo una cosa: la pappa. La pappa non gliela può preparare mammà e allora sono costretti a rivolgersi alla mensa della Camera; questo sacrificio gli costa però diversi problemi che il grillino Luigi Maio ha presentato in un ordine del giorno alla Camera. E’ così partita una discussione che ha spaziato dalla richiesta di cibi biologici e a chilometri zero alla qualità scadente del cibo, per arrivare a una “questione di sicurezza nazionale” perché la mensa è gestita da una ditta inglese.
Mensa della Camera – l’ordinde del giorno di Luigi Maio : Il grillino Luigi Maio, lamenta un congestionamento della mensa dei dipendenti della Camera (dove mangiano i parlamentari M5S) mentre il ristorante di Montecitorio resta vuoto. Da lì, è partita una seduta fiume della Camera, durante la quale i parlamentari hanno dato il meglio di sé, da bravi italiani che si occupano solo di quello che hanno davanti agli occhi e ovviamente sotto gli occhi, nel piatto.
Ecco qua l’intero verbale della seduta, dedicata a chi non riuscisse proprio a rinunciare agli scambi concettuali e politici di altissimo livello dei parlamentari (ci teniamo a richiamare l’attenzione sull’intervento di Gian Luigi Gigli):
Luigi Di Maio (M5s): “Molti deputati utilizzano la mensa dei dipendenti, in qualche modo anche congestionandola. Allo stesso tempo c’è il ristorante dei deputati che ha un calo di utenti. Chiediamo di convertire il ristorante in self service”.
Maurizio Bianconi (Pdl): “Io sono contento che i questori abbiano deciso di risparmiare, ma già (il ristorante ndr) è un avvelenatoio. Speriamo che, almeno sulla qualità, cerchino di non risparmiare. Quando fanno il bando che si possa almeno mangiare!”
Roberto Giachetti (Pd): “In tutti i parlamenti esistono i ristoranti. Sono utilizzati per fare in modo che la gente normale, attraverso l’andare al ristorante, conosca le istituzioni. Il ristorante del Bundestag è aperto al pubblico”.
Gian Luigi Gigli (Sc): “Esiste in fisiologia un riflesso, chiamato pavloviano, per il quale al ripetersi di alcuni tipi di stimolo i succhi gastrici si mettono in moto e generano una condizione di bisogno impellente. Chiedo pertanto alla Presidenza se non intenda valutare un’interruzione, per assolvere a questi bisogni fisiologici”.
Adriano Zaccagnini (M5s): “Discriminazioni fra la mensa dei deputati e quella dei lavoratori non hanno ragione di esistere. Il generale nazista Rommel si stupiva di come in Africa del nord gli italiani avessero delle mense che discriminavano gli ufficiali, i sottufficiali e i soldati semplici”.
di Luisa Deiola
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