(MeridianaNotizie) Roma, 19 novembre 2013 – Identificate le sequenze di DNA difettoso, scovato con un test la mutazione specifica, non resta che “disegnare in laboratorio il farmaco mirato, capace di colpire l’anomalia molecolare che fa impazzire le cellule, facendole moltiplicare all’infinito. Sono i tre passaggi chiave per lo sviluppo delle terapie target che, dopo aver cambiato lo scenario in molte aree dell’Oncologia, oggi stanno aprendo nuove prospettive anche nel trattamento del tumore del polmone , in particolare quello “non a piccole cellule”. Questa forma di tumore è la più diffusa al mondo: prima causa di decesso per tumore tra gli uomini, terza causa nella popolazione femminile.
Nel corso della propria vita un uomo su 9 e una donna su 36 vanno incontro al rischio di sviluppare un tumore del polmone indipendentemente dai fattori di rischio
Novembre è stato dichiarato “Mese della sensibilizzazione mondiale del tumore al polmone”, con l’obbiettivo di far crescere l’informazione e la conoscenza di questa neoplasia i cui sintomini, subdoli, sono motivo di diagnosi tardiva e per la quale, nonostante il silenzio e i tabu, sono enormi i progressi compiuti dalla ricerca, grazie al contributo della medicina personalizzata e delle terapie a bersaglio molecolare, sulle quali hanno fatto il punto a Roma alcuni dei principali Opinion Lear italiani.
Il servizio di Cristina Pantaleoni
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