Sventolano buste bianche e hanno striscioni con le scritte “Col futuro non si gioca”, “Raccomandati a nostra insaputa”, “Poi non vi lamentate se ce ne andiamo”. I candidati del maxi concorso manifestano contro il possibile annullamento delle prove scritte
(MeridianaNotizie) Roma, 18 novembre – E’ iniziata questa mattina alle 9 a piazza Santi Apostoli la “protesta delle buste” di circa un centinaio di partecipanti al concorso del Comune di Roma indetto nel 2010. Sembra che le buste usate nel corso delle prove scritte erano troppo trasparenti e dunque non possono aver garantito il necessario anonimato dei candidati. Il Campidoglio ha fatto sapere agli organizzatori della protesta che è ancora in corso una riunione tra il sindaco e l’avvocatura del Comune e che, alla fine di questa, dove verrà presumibilmente presa una decisione circa l’esito della vicenda. I manifestanti hanno firmato due liste, una, aperta a candidati e parenti, per la realizzazione di una istanza contro l’annullamento del concorso da presentare al sindaco Marino mentre un’altra, riservata ai soli candidati, per la costituzione di un comitato che li rappresenti a livello istituzionale in caso di eventuali azioni legali.
Gli accertamenti sul concorsone del Campidoglio sono partiti dal concorso per 300 posti da vigili. Luigi Nieri, vicesindaco di Sel con delega al personale, spiega: “Dovevamo riavviare il concorso per l’assunzione dei vigili, il più delicato, che era stato sospeso e sui cui grava un’inchiesta della magistratura. Per far questo dovevamo nominare una nuova commissione e abbiamo disposto una verifica a campione su tutte le procedure concorsuali. Da questa è emerso un dato che abbiamo considerato molto grave: potrebbe non essere stato garantito il principio dell’anonimato dei concorrenti”. “Se da questo lavoro di verifica emergerà la conferma di quanto preannunciato venerdì, trasferiremo tutto alla Procura della Repubblica”.
Sarà la procura a decidere se aprire il fascicolo. Nel caso non dovesse riscontrare problemi che inficiano il maxi concorso, le prove potrebbero ritenersi valide. Uno dei compiti della magistratura sarà quello di verificare l’operato della Praxi, la società che ha coordinato il concorsone e che ha avuto un ruolo nella selezione del personale anche nell’Atac durante la vicenda “Parentopoli”. muniti di simboliche buste bianche da sventolare e radunati dietro degli striscioni recanti le scritte “Col futuro non si scherza”, “Raccomandati a nostra insaputa” e “Poi non vi lamentate se ce ne andiamo”,
La rabbia dei partecipanti su Facebook. Sul social network è esplosa la frustrazione di centinai di persone che hanno partecipato a uno o più dei 22 concorsi. Un post di Ignazio Marino dice: “Cosa fareste se doveste scoprire che in un concorso pubblico non era garantito il principio dell’anonimato, basilare per permettere il giudizio imparziale delle commissioni esaminatrici? Abbiamo avviato un’indagine sulla regolarità dei 22 concorsi banditi nel 2010 dal Campidoglio. Dopo le prime verifiche, pensiamo che ci siano delle irregolarità sulla metodologia usata… Lo dobbiamo ai tanti giovani onesti che hanno partecipato. L’ho detto e lo ripeto: vogliamo riportare Roma nei binari della legalità”.
Molti candidati temono che anni di studio e sacrifici possano sfumare nel nulla. “Ho partecipato a due concorsi. Ho superato l’orale per uno e sono in attesa degli scritti per un altro, sono 4 anni della mia vita – si legge in un commento – che dedico a questi concorsi… Se ci sono state irregolarità, individui chi non ha fatto rispettare questo ma non si può annullare questo concorso durato 4 anni. Ma vi rendete conto?”. Ancora: “Penso che ci si debba preparare a un rimborso di tutti i danni che abbiamo subito: economici, morali, psicologici. Si è pronti ad affrontare tutto questo?”. “Caro Marino, se i concorsi vengono annullati preparatevi alla rivolta. Se c’è del marcio va stanato – scrive Marco -, ma non possono rimetterci le persone oneste che hanno studiato per anni”.
Una delegazione composta da 22 candidati ha incontrato il vicesindaco di Roma, Luigi Nieri in Campidoglio. La commissione sta ancora lavorando per verificare se le buste garantissero o meno l’anonimato. Per quanto riguarda la procedura per la polizia municipale verrà nominata una nuova commissione. Alle 18 di questo pomeriggio, a quanto informano i concorsisti, è previsto un nuovo incontro nel quale verrà presentato un verbale ufficiale dove verranno spiegate le procedure delle verifiche e dove verrà indicata la soluzione per risolvere eventuali problemi.
GUARDA IL VIDEO > Concorsone Roma Capitale – Belviso : “Mai come in questo caso viene in mente la frase di Francisco Goya: il sonno della ragione genera mostri. Marino e Nieri, perdendo ogni attitudine raziocinante che nel loro ruolo sarebbe invece richiesta e gradita, prima della decisione di stasera avevano fatto trapelare possibilità di annullamento del concorsone, poi di sospensione, generando il mostro del sospetto e dell’infamia sui vincitori, sugli ammessi alle prove orali, gente che ha studiato per anni”. Lo dichiara in una nota Sveva Belviso, capogruppo Pdl di Roma Capitale: “Questi ragazzi rischieranno di essere sempre guardati con diffidenza – continua Belviso – Sono stati lesi nella dignitià e nella reputazione non da un passante, ma dal primo cittadino di Roma e dal suo vice. Chiunque ha fondati sospetti di irregolarità concorsuali non solo può ma deve rivolgersi alla magistratura, unica titolata a fare chiarezza e a svolgere gli approfondimenti che si ritenessero necessari. Ma questo balletto dell’annullamento, poi della sospensione, poi della marcia indietro serale resta una pietra miliare di come non si dovrebbe amministrare una città. Le prove andranno avanti, e ne siamo lieti per i ragazzi e per le famiglie. Ci dispiace invece, e moltissimo, per il clima che l’amministrazione ha creato intorno a loro”.
Serena Ingrati
Immagini Simona Berterame
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