Le dichiarazioni della commissaria europea agli affari interni non si fermano qui. «La nostra assistenza e sostegno alle autorità italiane nella gestione dei flussi migratori può continuare solo se il paese garantisce condizioni umane e dignitose nel ricevimento di migranti, richiedenti asilo e rifugiati», ha detto Cecilia Malmstrom.
(MeridianaNotizie) Roma, 18 dicembre 2013 – Le immagini del trattamento nel Centro di detenzione di Lampedusa sono “spaventose e inaccettabili. La Ue ha già cominciato un’indagine”. Lo annuncia il commissario europeo, Cecilia Malmstrom. “La nostra assistenza e sostegno alle autorità italiane nella gestione dei flussi migratori – avverte la Malmstrom – può continuare solo se il Paese garantisce condizioni umane e dignitose nel ricevimento di migranti, richiedenti asilo e rifugiati”.L’Ue chiede che venga fatta chiarezza su quanto successo al centro: “Contatteremo le autorità italiane per chiedere maggiori informazioni su questi eventi e chiederemo loro di fare piena luce su quanto accaduto”, ha aggiunto Malmstrom.
Procura di Agrigento apre un’inchiesta – Anche le autorità italiane sono al lavoro per chiarire eventuali responsabilità. La procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta sui trattamenti disumani ai quali sarebbero stati sottoposti alcuni profughi. I reati ipotizzati, a carico di ignoti, sono quelli di violenza privata e maltrattamenti nei confronti di persone sottoposte a cura e custodia. Gli inquirenti acquisiranno la versione integrale del filmato, parzialmente trasmesso dal Tg2, che denuncia quanto accade sull’isola.
Cancellieri: “Inchiesta prima di giudicare” – Attende l’esito dell’inchiesta, prima di esprimere un giudizio, il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri: “Le immagini fanno impressione ma bisogna vedere tutta la procedura cosa comporta, va fatta un’inchiesta. Il video fa stare male ma può darsi che le immagini distorcano la realtà”.
Il centro si difende: “Inscenato quanto si vede” – Gli operatori del centro di prima accoglienza di Lampedusa non ci stanno e si difendono: “Il trattamento che noi stavamo facendo, previsto da un protocollo, stava durando da un’ora e mezza e a un certo puntoalcuni immigrati si sono spazientiti, si sono spogliati e hanno chiaramente inscenato quanto si vede”, ha detto l’amministratore delegato della cooperativa Lampedusa accoglienza, Cono Galipò.
“Abbiamo avuto tre sbarchi in cui il sospetto di scabbia era molto alto e, normalmente, quando i casi sono pochi i trattamenti si fanno in infermeria, ma quando sono 104 ci vogliono dei locali disponibili – continua Galipò -. Avremmo dovuto bloccare l’iter e l’operazione quando i due immigrati si sono innervositi. Certo, non siamo d’accordo su quelle condizioni, ma ribadisco che tutto va rapportato al momento”, conclude.
La Redazione
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