Rinvio a giudizio per i quattro consiglieri del Pdl per fatture gonfiate e spese personali, tra questi anche Carlo De Romanis famoso per i suoi toga party con ancelle e maschere di maiale
(MeridianaNotizie) Roma, 4 dicembre – Si chiudono le indagini con la richiesta di rinvio a giudizio per quattro ex consiglieri del Pdl. Fatture gonfiate o spese personali saldate tra il 2011 e il 2012, mentre verranno archiviate le fatture più addebitate al gruppo a patto che siano conciliabili con le spese della politica i inferiori ai 5mila euro. Rischiano il processo gli ex consiglieri Lidia Nobili, Carlo De Romanis e Romolo del Balzo, tutti accusati di truffa. A Stefano Galetto, che ha ottenuto finanziamenti per la sua associazione, è contestato il peculato.
Carlo De Romanis, il consigliere delle feste in maschera, è insieme ad Andrea Occhipinti, rappresentante legale dell’associazione “Giovani del Ppe”. Il consigliere aveva chiesto contributi per oltre 98 mila euro, giustificando solo 24.220 euro. Per quei 54mila euro effettivamente erogati all’associazione il pm contesta ai due indagati un peculato da 29mila 780 euro.
Romolo Del Balzo, invece, ha presentato generiche richieste di rimborso per spese anticipate risultate false, perché di valore notevolmente inferiore alla documentazione prodotta. In tutto 54mila euro, a fronte di 14mila 579 euro di fatture.
Lidia Nobili, eletta nel reatino, ha ottenuto 139mila euro di rimborsi per l’associazione Lallaria srl di Paolo Campanelli (anche lui sotto accusa), la maggior parte giustificate per l’evento “La Regione incontra Rieti”. Ma solo 85.556 sarebbero serviti a finanziare gli incontri.
Serena Ingrati
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