Dove prendere le risorse necessarie? Di Berardino propone di trovarle nei 2 miliardi di fondi europei 2014/2020, da unire ai 700 milioni già previsti da quelli in scadenza nel 2015
(MeridianaNotizie) Roma, 4 dicembre 2013 – Rilanciare il lavoro a Roma e nel Lazio attraverso un piano su più direttrici per affrontare l’emergenza grazie a fondi locali ed europei. Questo l’obiettivo di “Il lavoro in testa”, il convegno voluto da Cgil presentato all’Ex Mattatoio a Testaccio. Claudio Di Berardino, segretario generale di Cgil Roma e Lazio, alla presenza del segretario generale della Cgil Susanna Camusso, ha tracciato lo scenario preoccupante di una crisi che “non è un dato naturale ma la conseguenza di azioni e mancate azioni”. Ne fanno le spese diversi settori: si va dalla “desertificazione industriale” con una perdita di 20.000 posti di lavoro, all’edilizia che ammonta a “meno 22.000 occupati negli ultimi 12 mesi”, fino ai servizi, il 75% del PIL nel Lazio, che vede il commercio “lasciare sul campo 30.000 posti di lavoro”.
Per reagire il segretario Cgil rilancia un Piano del Lavoro che rappresenti un sfida su varie emergenze. In primis “gli ammortizzatori sociali, soprattutto quelli in deroga a cui garantire la copertura”, poi “lo sbocco per le vertenze di aziende piccole e grandi in crisi grazie a un accordo di programma con il Ministero e la Regione” e “la salvaguardia del welfare in termini di servizi e inclusione realizzando l’integrazione socio-sanitaria spostando la medicina sul territorio”. Tre le direttrici in merito delineate da Di Berardino: “Proiettare la nostra Regione verso l’esterno, oltre l’Europa e il Mediterraneo, mettendo a sistema il ruolo della Camera di Commercio di Roma, l’Unioncamere Lazio e il Ministero.
Utilizzare al meglio le potenzialità offerte da università scuole, formazione, collegando il sistema della ricerca scientifica e il mondo produttivo, attuando la legge regionale sull’innovazione. Infine, puntare sullo sviluppo sostenibile per mezzo dell’economia verde e affrontare il tema dell’efficienza e del risparmio energetico”. Dove prendere le risorse necessarie? Il leader sindacale propone di trovarle nei 2 miliardi di fondi europei 2014/2020, da unire ai 700 milioni già previsti da quelli in scadenza nel 2015. Presenti all’evento l’assessora capitolina alle attività produttive, Marta Leonori e il presidente CNA Roma, Erino Colombi.
Il servizio di Mariacristina Massaro
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