Il dilemma che sorge in queste ore è quanto l’incendio sia correlato allo sfratto. Vigili del fuoco e agenti del commissariato Castro Pretorio stanno svolgendo accertamenti per fugare ogni dubbio
(MeridianaNotizie) Roma 18 febbraio 2014 – Incendio e sfratto nel noto Cafè de Paris in via Veneto, luogo cult della Dolce Vita, in passato coinvolto in un’inchiesta giudiziaria sulla ‘ndrangheta. Questa notte, intorno all’una, le fiamme sono divampate in uno sgabuzzino sotterraneo, vicino ad uno spogliatoio. Tra le possibili cause, potrebbe esserci una sigaretta accesa che ha fatto incendiare una busta e un aspirapolvere. “Accanto è stata trovata anche una latta di benzina”, riferisce Aldo Berti, il titolare della società che gestisce il Cafè dal 2009 dopo l’affidamento ad un custode giudiziario a seguito della confisca alla cosca ‘ndranghestista degli Alvaro.
“Dopo non molte ore – continua il racconto di Berti – ci siamo anche visti notificare dalle forze dell’ordine un avviso di sfratto forzato”. Il locale infatti è stato svuotato dai dipendenti. Sempre secondo Berti “l’amministrazione giudiziaria non ha pagato gli affitti al proprietario delle mura che è una persona di Reggio Calabria. Ora tutti i dipendenti perderanno il lavoro”. Il dilemma che sorge in queste ore è quanto l’incendio sia correlato allo sfratto. Vigili del fuoco e agenti del commissariato Castro Pretorio stanno svolgendo accertamenti per fugare ogni dubbio. Le fiamme hanno provocato comunque solo lievi danni e nessuna persona è rimasta ferita o intossicata.
Il servizio di Mariacristina Massaro
Altre videonews su Cronaca:
VIDEO > Sanremo 2014, Papaboys e Militia Christi protestano contro Rufus Wainwright
VIDEO > Cinema America Occupato, un’assemblea pubblica per dire no alla demolizione