Negli ultimi 3 anni oltre 1 milione di imprese del nostro Paese hanno dichiarato fallimento, il 40% di queste a causa degli usurai.
(MeridianaNotizie) Roma, 25 febbraio 2014 – Estorsioni e usura, reati da sempre operanti nel Mezzogiorno ma ormai estesi su tutto il territorio nazionale. Sono molti gli imprenditori italiani vittime di questa grossa ed illegale industria: negli ultimi 3 anni oltre 1 milione di imprese del nostro Paese hanno dichiarato fallimento, il 40% di queste a causa degli usurai. Il triste primato spetta al Lazio, regione con il più alto giro di affari di usura d’Italia con 3,3 miliardi di euro, seguita dalla Campania con 2,8 miliardi e dalla Sicilia con 2,5 miliardi. E’ quanto emerge dall’indagine condotta da “Sos Impresa”, associazione antiracket di Confesercenti, che ha aperto questa mattina la Convenzione nazionale Rete per la Legalità.
Nonostante la denuncia di commercianti e imprenditori vittime di usura alle autorità competenti, spesso molti di loro sono destinati comunque al fallimento. Da qui una serie di proposte dell’associazione per sconfiggere le mafie a tutela di chi fa impresa, come ci spiega Lino Busà, Presidente di Sos Impresa. Ad oggi, le denunce per questo reato sono più di 6 mila, tra queste quella di Antonio Mario Anile, imprenditore calabrese che ci ha raccontato la sua storia.
Servizio di Giovanna Di Notte
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