Secondo Dallapiccola, nonostante la crisi, la ricerca italiana nel campo delle malattie rare e non solo è una delle aree di eccellenza che l’Italia può vantare in Europa
(MeridianaNotizie) Roma, 27 febbraio 2014 – “Insieme per una assistenza migliore”. Con questo slogan si apre il convegno sulle eccellenze della ricerca italiana nel campo delle malattie rare e nella presa in carico dei pazienti, organizzato in occasione della Giornata delle Malattie Rare, promosso dal Bambino Gesù con Telethon, Uniamo (Federazione italiana delle malattie rare), Istituto superiore di sanità e Omar (Osservatorio sulle malattie rare)
“Nonostante la crisi che ha colpito e continua a colpire il Paese, la ricerca italiana, nel campo delle malattie rare e non solo, è ancora una delle aree di eccellenza che l’Italia può vantare in Europa”. Ha commentato Bruno Dallapiccola, direttore scientifico dell’ospedale Bambino Gesù.
Durante il convegno si è parlato dei progressi nella diagnosi delle malattie rare e ultrarare, di farmaci orfani, dei progressi nella terapia della atrofia muscolare spinale, degli approcci innovativi di trapianto emopoietico e terapie cellulari nelle malattie oncologiche rare, dell’utilizzo del cuore artificiale nella cardiomiopatia di Duchenne, del ruolo della neurochirurgia nelle patologie neurologiche rare e del ruolo della terapia robotica nella neuro riabilitazione.
Da gennaio 2012 a giugno 2013 il Bambino Gesù ha preso in carico quasi 13 mila bambini colpiti da patologie rare, di questi quasi il 6% proviene da altri Paesi. In occasione della VII Giornata sono state inoltre illustrate le attività internazionali del Bambino Gesù nella presa in carico dei bambini affetti da malattie rare, e in questo ambito rientrano i piccoli pazienti stranieri in Italia e quelli curati dall’ospedale nei rispettivi paesi d’origine.
Servizio di Teresa Ciliberto
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