(MeridianaNotizie) Roma, 23 marzo 2014 – Si è svolta a Roma, presso il Tempio di Adriano, la cerimonia ufficiale di premiazione dei vincitori di “Orii del Lazio – Capolavori del gusto”, XXI Concorso regionale per i migliori oli extravergine di oliva.
Orii del Lazio è un concorso promosso da Unioncamere Lazio nel quadro delle iniziative promozionali a sostegno del settore agricolo ed è nato come fase di selezione su base regionale dei partecipanti al Concorso Nazionale Ercole Olivario in programma, quest’anno, per i giorni 28 e 29 marzo a Perugia.
Giunto alla XXI edizione, Orii del Lazio, ha visto la partecipazione di 73 aziende che hanno presentato 80 etichette di cui 16 della provincia di Roma, 19 presentati dalle imprese di Viterbo e altrettanti sia da Rieti che da Latina. Infine la provincia di Frosinone che ha concorso con 7 oli per la sezione extravergine. Alla categoria extravergine di oliva sono in concorso le 4 denominazioni regionali: Sabina DOP, Canino DOP, Tuscia DOP e Colline Pontine DOP.
A essere premiati, oltre ai migliori extra vergine delle categorie fruttato intenso, medio e leggero, anche il Miglior olio Biologico, il Miglior Monovarietale e il Miglior olio ad alto tenore di polifenoli e tocoferoli.
A queste categorie si aggiungono, inoltre, quella relativa al Premio Tonino Zelinotti per la migliore confezione, con l’obiettivo di evidenziare le caratteristiche che una bottiglia e soprattutto una etichetta, debbono avere non solo sotto il profilo estetico. Molta importanza nello schema di valutazione è stata, infatti, attribuita alla completezza e trasparenza delle informazioni riportate, sia per la parte obbligatoria, sia per le informazioni facoltative. E il Premio Grandi Mercati attribuito all’olio per il cui lotto in concorso viene dichiarata una disponibilità pari almeno a 100 hl ritenuto di particolare interesse per i mercati nazionali ed esteri. I lavori del panel si sono svolti nel Laboratorio Chimico Merceologico
della Camera di Commercio di Roma, organismo autorizzato su base regionale a effettuare analisi chimico–fisiche ufficiali sui prodotti che rivendicano una denominazione di origine controllata o protetta, registrata in ambito comunitario.
Infine, anche quest’anno, il Premio della Critica, assegnato da uno speciale gruppo di assaggio costituito da alcuni nomi del giornalismo di settore che si è riunito nei giorni scorsi presso il Centro Servizi per i Prodotti Tipici e Tradizionali dell’ARM e ha degustato, alla cieca, gli oli presenti alla finale, decretando quello ritenuto migliore. Una simpatica parentesi che si è aggiunta all’importante lavoro svolto dal panel ufficiale che, ovviamente sempre in degustazione cieca, ha svolto il difficile compito di valutare le etichette in gara.
In occasione della giornata i giornalisti intervenuti hanno anche avuto modo di assaggiare i prodotti presentati per la nuova sezione introdotta in questa edizione del concorso e dedicata alle olive da mensa sia prodotte da cultivar autoctone sia di origini diverse ma coltivate e prodotte nel Lazio.
Servizio di Domenico Lista
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