Per i sindacati si tratta di “un punto di partenza e non di arrivo. Per la prima volta firmiamo una carta che dice che tutto quello che viene dai tagli dei costi della politica e dalla lotta a evasione è diretto alla diminuzione delle tasse”
(MeridianaNotizie) Roma, 6 marzo 2014 – Avviare la riduzione della pressione fiscale nel Lazio attraverso l’adozione di quattro manovre: estensione della fascia di esenzione dell’aliquota Irpef; definizione di coperture alternative per scongiurare l’aumento dell’1% previsto dal 2015; istituzione di un tavolo Regione-sindacati e recupero dell’evasione fiscale. Questi i quattro punti del memorandum che porta le firme delle principali organizzazioni sindacali, Cgil, Cisl e Uil e della Regione Lazio presieduta da Nicola Zingaretti.
Siglando questo accordo, la Regione in concreto si impegna a: “estendere, in sede del collegato al bilancio, grazie alla previsione di nuovi risparmi di spesa, la fascia di esenzione totale dalla maggiorazione dello 0,6% dell’aliquota Irpef regionale per i soggetti con reddito fino a 28 mila euro l’anno. “Sale così ad oltre 2 milioni il totale dei contribuenti non intaccati dall’aggravio fiscale, – ha precisato Zingaretti – pari al 70% della platea complessiva dei contribuenti laziali“. E ancora: definire le coperture alternative corrispondenti all’intera previsione di gettito pari a 400 milioni di euro l’anno in modo da non procedere all’ulteriore aumento dell’1% previsto a partire dal 2015; istituire un tavolo tecnico fra Regione e organizzazioni sindacali firmatarie del presente accordo per il raggiungimento di 2 obiettivi: verificare l’entità e la destinazione dell’extragettito sanitario per le prossime annualità e proporre, entro il 15 settembre, un piano di rimodulazione complessiva degli attuali scaglioni dell’aliquota Irpef regionale con l’obiettivo di introdurre criteri di maggiore progressività ed equità e valutare ulteriori esenzioni rispetto a quelle già introdotte per il 2014.
“Il 3 gennaio abbiamo promosso un’iniziativa qui in Regione per dire alla giunta che aveva adottato un provvedimento iniquo e ingiusto nei confronti dei cittadini e dei pensionati – ha ricordato il segretario Cgil di Roma e Lazio, Claudio Di Berardino – Va dato atto al presidente di aver saputo cogliere quel forte segnale disagio manifestato, da cui si è aperto un tavolo di confronto fino ad arrivare al memorandum. Se riuscissimo a introdurre i criteri di equità, potremmo lasciare qualche euro in più nelle tasche dei cittadini e rimettere in moto la macchina, perché il Pil si fonda sulla domanda interna.”
“Siamo soddisfatti perché quando parliamo di addizionale Irpef, ci riferiamo ad una tassa che ricade su dipendenti e pensionati, ovvero l’85% della popolazione del Lazio. Avere risultato positivo – ha spiegato il segretario della Cisl di Roma e Lazio, Mario Bertone – significa avere agito in rappresentanza dei cittadini”
“Questo è un punto di partenza e non di arrivo. – ha il segretario generale della Uil di Roma e Lazio, Pierpaolo Bombardieri – Per la prima volta firmiamo una carta che dice che tutto quello che viene dai tagli dei costi della politica e dalla lotta a evasione è diretto alla diminuzione delle tasse. Abbiamo condotto una trattativa ed un confronto anche aspro, ma nel rispetto dei ruoli e delle istituzioni.”
Servizio di Teresa Ciliberto
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