(MeridianaNotizie) Napoli, 3 marzo 2014 – Gli agenti del commissariato Arenella l’hanno trovata seminuda, rannicchiata dietro un divano, in mezzo a spazzatura, escrementi e insetti. Era malnutrita e in evidente stato di deficit psicofisico.
La 36enne era in quelle condizioni da almeno 8 anni, segregata a Napoli in un appartamento nel quartiere del Vomero, che ormai era la sua prigione. La porta chiusa con un lucchetto, tapparelle e serrande sigillate. A ridurla in quelle condizioni, la madre, un’ex insegnante di 69 anni, che è stata arrestata per sequestro di persona aggravato da maltrattamenti. Denunciate in stato di libertà tre persone, con l’accusa di favoreggiamento. La mamma-carceriera è stata rintracciata dai poliziotti in una casa vicina; aveva con sé le chiavi della “prigione” e la tessera sanitaria della figlia.
I poliziotti hanno accertato che la madre andava a trovare la “prigioniera” un paio di volte alla settimana, lasciando sul pavimento le buste della spesa per poi andarsene subito, chiudendo la porta a chiave. La ragazza era sparita dal 2006, tanto che molti credevano addirittura che fosse in convento. Gli agenti sono intervenuti su segnalazione di alcuni vicini, allarmati dal cattivo odore che proveniva dall’abitazione.
Servizio di Giulia Taccioli
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