Il testo racconta la storia di Eva, una bimba di undici anni e con nessuna famiglia, perché la sua ha smesso di esserci quando è morto il padre. L’altro genitore, infatti, per la legge italiana non esiste: nel suo caso non è la mamma ma un altro uomo, ancora un padre.
(MeridianaNotizie) Roma, 28 aprile 2014 – Protesta davanti al liceo Giulio Cesare questa mattina. Circa trenta studenti, legati ad ambienti della destra giovanile, hanno manifestato davanti la scuola per esprimere il loro dissenso contro la lettura in classe del libro di Melania Mazzucco “Sei come sei” dove sono contenuti riferimenti espliciti al sesso tra omosessuali. Giunta sul posto la polizia, i giovani si sono dileguati. Contro la scelta della scuola è stata anche presentata una denuncia in Procura da parte dell’Associazione Giuristi per la Vita e l’Associazione Pro Vita Onlus. I reati ipotizzati dai denuncianti nei confronti degli insegnanti chiamati in causa sono quelli di pubblicazioni di spettacoli osceni e di corruzione di minorenni. Secondo le due associazioni “si tratta di divulgazione di materiale dichiaratamente osceno, che non può non urtare la a sensibilità dell’uomo medio, specie se si considera che tale divulgazione era diretta ad un pubblico composto da minorenni”.
Il testo racconta la storia di Eva, una bimba di undici anni e con nessuna famiglia, perché la sua ha smesso di esserci quando è morto il padre. L’altro genitore, infatti, per la legge italiana non esiste: nel suo caso non è la mamma ma un altro uomo, ancora un padre. Presa in giro dai compagni di scuola, Eva si ribella ai bulli e scappa, alla ricerca dell’altro padre, quello di cui non porta il cognome, quello che su di lei non ha potestà. Il libro ripercorre le tappe della vita della ragazzina, racconta la determinazione con la quale due uomini scelgono di essere padri. La decisione dei docenti di leggere passi del libro è stata presa in attuazione del documento dell’Ufficio Nazionale antidiscriminazione razziale, che va sotto il nome di ” Strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere”, che prevede, tra l’altro, l’«arricchimento delle offerte di formazione con la predisposizione di bibliografie sulle tematiche Glbt e sulle nuove realtà familiari».
La Protesta della comunità Lgbtq : Gravissima azione di violenza politica e intimidazione dal sapore dichiaratamente fascista, a pochi giorni dal 25 aprile, quella di Lotta Studentesca che, con lo striscione “Maschi Selvatici! Non checche isteriche”, ha protestato davanti al Liceo Giulio Cesare contro la decisione di alcuni insegnanti di suggerire tra le letture per il Ginnasio anche il romanzo “Sei come sei” di Melania Mazzucco. Addirittura surreale, poi, l’iniziativa di alcuni genitori che hanno denunciato i docenti in questione per “corruzione di minori” per aver letto alcuni brani del libro in classe. Il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli esprime piena solidarietà e vicinanza agli insegnati e agli studenti del Liceo Giulio Cesare che vengono contestati e intimiditi per avere esercitato il loro diritto alla libertà di insegnamento garantito dalla Costituzione e che non hanno paura di proporre e affrontare i temi che l’attualità dell’evoluzione sociale e culturale del Paese rende ineludibili per una formazione laica, aperta e non ideologica.
“Chi pretende di affermare le proprie posizioni limitando la libertà e i diritti altrui e, ancor peggio, censurando la cultura e l’educazione è un rischio grave per la democrazia”. Dichiara Andrea Maccarrone presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli. “Questi gruppi neofascisti si agganciano alle polemiche sui programmi contro omofobia e transfobia nella scuola che sono state sollevate da mesi in maniera del tutto strumentale e pretestuosa dalle gerarchie vaticane, dal Vicariato e dagli integralisti politici di destra e sinistra come Eugenia Roccella, Giovanardi, Adinolfi, Alfano, e il sottosegretario Toccafondi”. “La verità è che tutti costoro pensano che la realtà si possa cambiare tappandosi gli occhi per non vederla e mentre dicono di voler tutelare la libertà di opinione e di educazione di fatto si battono per imbavagliare chi non si adegua ai loro dettami assolutistici e oscurantisti”. Conclude Maccarrone “La nostra storia ha già visto le pagine oscure dell’indice e il rogo dei libri proibiti, dello stato etico e delle minacce intimidatorie alle minoranze, speriamo che gli anticorpi democratici sappiano riconoscere in tempo questi germi e che le istituzioni comprendano che combattere contro omofobia e transfobia significa difendere i valori della democrazia e della libertà per tutte e tutti”.
La Redazione
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