Gli agenti poliziotti penitenziari sarebbero stati anche costretti a non aprire le celle in via cautelativa. Nella rissa, terminata intorno all’una, sono rimasti feriti due agenti penitenziari (con una prognosi tra i 15 e i 20 giorni) e un detenuto (medicato con 7 punti di sutura).
(MeridianaNotizie) Roma, 30 aprile 2014 – Protesta ieri sera, intorno alle 19, nel carcere di Velletri. Tutto è cominciato da una rissa, poi degenerata con tanto di celle distrutte o incendiate. Una lite riconducibile a futili motivi che ha visto coinvolti circa trenta detenuti. A sedare gli animi è intervenuta anche la direttrice della struttura, accompagnata dal vice comandante di Reparto e dal responsabile dell’Ufficio Matricola del carcere laziale. Gli agenti poliziotti penitenziari sarebbero stati anche costretti a non aprire le celle in via cautelativa. Nella rissa, terminata intorno all’una, sono rimasti feriti due agenti penitenziari (con una prognosi tra i 15 e i 20 giorni) e un detenuto (medicato con 7 punti di sutura).
Della vicenda si occupa anche il sito di polizia penitenziaria PolPen.it. Secondo quanto riferito online, «tutto è cominciato da una rissa ed è degenerata in una rivolta dei detenuti nella Casa Circondariale di Velletri, con tanto di celle distrutte o incendiate. A quanto pare le cause sono riconducibili a futili motivi, ma è dovuta intervenire la Direttrice della struttura accompagnata dal Vice Comandante di Reparto e dal responsabile dell’Ufficio Matricola del carcere laziale».
La Redazione
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