«Questi sono i bravi ragazzi che si battono contro l’austerità e la precarietà», denuncia Alfano mostrando le foto dei manifestanti mentre «lanciano oggetti contundenti contro la polizia». E, riferendosi al poliziotto indagato per gli episodi avvenuti sabato scorso, Alfano spiega che «se qualcuno ha sbagliato se ne occuperà chi di dovere» domandando, tuttavia, «perché ì giornali non abbiano mostrato le foto dei manifestanti» che il capo del Viminale ha fatto vedere oggi i conferenza stampa.
(MeridianaNotizie) Roma, 18 aprile 2014 – «Gli attacchi di questi giorni alla polizia sono inaccettabili, noi siamo dalla parte degli uomini e delle donne in divisa che difendono il paese ogni giorno». A parlare, sulla scia delle polemiche seguite al corteo romano di sabato 12 aprile, è il ministro dell’Interno, Angelino Alfano.
Alfano in conferenza stampa ha mostrato diverse foto che mostrano dei manifestanti mentre tentano di saccheggiare il centro di Roma. «È inaccettabile che il centro storico di Roma sia sottoposto a rischio di saccheggio ogni due o tre mesi, non vorremmo che ci costringessero a vietare in queste manifestazioni l’accesso al centro storico» della capitale, aggiunge Alfano.
«La libertà di manifestare è sacra ma tirare razzi non è manifestare». Lo afferma il ministro dell’ Interno Angelino Alfano in merito agli scontri avvenuti a Roma sabato scorso. «Siamo pronti a vietare i centri storici che, secondo le informazioni che abbiamo, possono trasformarsi in saccheggi. I romani non ne possono più». «Sono contrario al codice identificativo per le forze dell’ordine. Se questi sono i manifestanti, l’identificativo ci vorrebbe per loro, non per la polizia», ha sottolineato poi il ministro.
La Redazione
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