La necessità di estendere l’incontro con il personale a tutte le organizzazioni è emersa nella riunione di ieri, fra le organizzazioni sindacali ed il management aziendale, che prevede la stipula del concordato preventivo da parte dell’azienda
(MeridianaNotizie) Roma, 4 aprile 2014 – Al Fatebenefratelli si torna a discutere della situazione di crisi del sistema sanitario regionale e, nella fattispecie della condizione di forte difficoltà in cui il più antico ospedale del centro storico versa, con un debito di 270 milioni di euro.
Le organizzazioni sindacali aziendali Cgil e Cisl hanno così convocato tutti i lavoratori in una assemblea generale per discutere sull’incontro avvenuto lo scorso 3 aprile fra i sindacati ed il management aziendale, per decidere le linee programmatiche e operative da portare avanti in questa battaglia che servirà a sbloccare “un impasse di precariato e di difficoltà che pesa sull’intera struttura”
La necessità di estendere l’incontro con il personale a tutte le organizzazioni, in continuità d’azione congiunta, è emersa proprio nella riunione di ieri, fra le organizzazioni sindacali ed il management aziendale, sulla base della notizia – male accolta – della stipula del concordato preventivo da parte dell’azienda.
“Il seguito di questa assemblea – ha dichiarato Marilena De Feudis, Cgil – sarà sicuramente quello di fare una serie di manifestazioni, di qualsiasi tipo, per sensibilizzare la cittadinanza e accendere i riflettori su questa struttura affinché la Regione riunisca di nuovo queste sigle sindacali ad un tavolo regionale per dire una volta per tutte qual è la propria opinione su questa struttura e assumersi le sue responsabilità riguardo a questi lavoratori. I lavoratori chiedono un lavoro sicuro, senza nessun tipo di taglio”.
Servizio di Teresa Ciliberto
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