Operazione della Squadra Mobile di Roma e della Polizia di Frontiera all’aeroporto di Ciampino. Alle prime ore dell’alba – annuncia una nota della Polizia – sono stati arrestati alcuni funzionari pubblici dell’Enac e un imprenditore per associazione a delinquere finalizzata ai reati di corruzione, turbata libertà degli incanti, falso e frode nelle pubbliche forniture.
(MeridianaNotizie) Roma, 7 aprile 2014 – Gonfiavano “fraudolentemente” i costi dei lavori eseguiti per poi dividersi “assieme ai funzionari pubblici infedeli” come prezzo della loro “corruzione”. E’ un sistema che andava avanti dal 2009 quello scoperto dalla Procura di Roma nell’inchiesta sugli appalti nei piccoli aeroporti del Lazio e che ha portato all’arresto di sei persone, tra cui l’ex direttore dello scalo di Ciampino, funzionari dell’Enac e un imprenditore.
Sono otto le persone coinvolte nell’inchiesta affidata al pubblico ministero Mario Palazzi. In particolare nel carcere di Regina Coeli sono finiti Sergio Legnante, ex direttore dell’aeroporto di Ciampino e funzionario dell’Enac, Alfonso Mele ingegnere in servizio presso la direzione centrale dell’Enac e Massimiliano Mantovano dominus della società Fama srl, Resine industriali srl ed Edil Motel srl. Agli arresti domiciliari invece sono andati Adriano Revelant collaboratore di Mantovano, Luigi Guerrini anch’egli collaboratore di Mantovano e Renato Lolli anch’egli legato a Mantovano. Gli indagati invece sono Miriam Brusca e Massimiliano Masti. Ad emettere i provvedimenti è stato il gip Maurizio Caivano.
Gli arrestati sono accusati di aver costituito un’organizzazione criminale che nel periodo temporale compreso tra il 2009 e l’inizio del 2014, ha fatto in modo che tutti i lavori eseguiti presso gli aeroporti minori del Lazio, in particolare presso quello di Roma-Urbe, fossero illegittimamente assegnati alle società riconducibili ad un imprenditore, capo dell’organizzazione criminale. Le indagini hanno consentito di rilevare che alcuni lavori assegnati non sono stati eseguiti affatto oppure sono stati eseguiti parzialmente e/o in difformità dei relativi capitolati tecnici.
Sergio Legnante, ex direttore dell’aeroporto di Ciampino, funzionario dell’Enac, era competente anche per gli scali utilizzati per il traffico di piccoli velivoli di Roma Urbe, Aquino, Viterbo e Rieti. L’accusa è di aver di aver costituito un’organizzazione criminale che ha fatto in modo che tutti i lavori eseguiti negli aeroporti minori del Lazio fossero assegnati illegittimamente alle società riconducibili all’imprenditore Massimiliano Mantovano, anche lui finito in carcere, e dominus delle società a cui venivano appaltati i lavori. Raggiunto da un provvedimento di custodia cautelare in carcere anche Alfonso Mele, ingegnere in servizio presso la Direzione centrale dell’Enac. Il gip Maurizio Caivano ha, inoltre, disposto gli arresti domiciliari per tre persone: Adriano Revelant e Luigi Guerrini, uomini di fiducia di Mantovano e Renato Lolli, dipendente dell’Enac. Nell’inchiesta, nata da una informativa della Polaria del 2012, risultano indagate anche altre due persone: il commercialista Massimiliano Masti e Miriam Brusca, collaboratrice di Mantovano.
L’ex direttore dello scalo di Ciampino Sergio Legnante per agevolare l’imprenditore Massimiliano Mantovano avrebbe “ottenuto l’esecuzione sotto costo (corrispondendo solo 50mila euro al posto dei 120mila pattuiti) dei lavori di ristrutturazione presso la propria abitazione all’Axa, lavori formalmente seguiti dalla societa’ 2T Appalti srl ma di fatto realizzati dallo stesso Mantovano per il tramite delle sue maestranze”. Non solo Legnante, per l’occasione, avrebbe fatto “installare una piscina, totalmente a spese di Mantovano che ne sostenne i costi per il tramite della Mgm spa”. L’ex direttore Enac di Ciampino avrebbe chiesto e ottenuto anche l’assunzione di suo fratello Pino, formalmente presso lo studio del commercialista Massimiliano Masti, che si era accordato con Mantovano. Un’altra contestazione di corruzione è legata al ruolo svolto da. Renato Lolli, dipendente Enac in servizio presso gli uffici di Ciampino, incaricato di seguire le procedure amministrative e membro della commissione per la scelta dei contraenti. In relazione all’appalto per la realizzazione di un nuovo cancello scorrevole presso l’Aeroporto dell’Urbe, Lolli avrebbe omesso di evidenziare l’irregolarita’ dell’affidamento, accettando e ricevendo, fino all’ottobre 2013, da Massimiliano mantovano, dominus della Mami srl, per il tramite di Luigi Guerrieri incaricato della materiale consegna, la somma di 500 euro. Secondo la procura, poi, tra il 2012 e 2013, sempre Lolli avrebbe ricevuto indebitamente da Mantovano “denaro in varie tranche in misura non inferiore a 4.300 euro”.
Servizio di Simona Berterame
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