L’operazione, che dovrà avvenire entro il 31 dicembre, è motivata dal fatto che nel 2012 il San Filippo Neri ha cumulato il 17% del disavanzo sanitario regionale. Così facendo, invece, sarà rafforzata la sinergia con l’ospedale Santo Spirito, che potrà trasferire parte dell’attività proprio nell’ospedale di via Trionfale
(MeridianaNotizie) Roma, 14 lunedì 2014 – Da azienda ospedaliera a presidio ospedaliero della Asl Roma E. Questo è il destino dell’ospedale San Filippo Neri secondo il quadro delineato nella proposta di Programmi operativi 2013-2015 della Regione Lazio e inviata al tavolo di verifica ministeriale del piano di rientro. L’operazione, che dovrà avvenire entro il 31 dicembre, è motivata dal fatto che nel 2012 il San Filippo Neri ha cumulato il 17% del disavanzo sanitario regionale. Così facendo, invece, sarà rafforzata la sinergia con l’ospedale Santo Spirito, che potrà trasferire parte dell’attività proprio nell’ospedale di via Trionfale.
“L’ospedale non presenta più i requisiti minimi per rimanere azienda perché da due anni non sono stati fatti investimenti” spiega Nicola Mangialardi, primario di Chirurgia vascolare del San Filippo Neri. Una volta appresa la notizia, una cinquantina di dipendenti del San Filippo Neri si sono riuniti in assemblea, costituendo il Comitato per la difesa dell’autonomia dell’ospedale. “Il primo campanello d’allarme la vana attesa della nomina del nuovo direttore generale, già avvenuta invece al San Camillo e al Sant’Andrea” affermano alcuni medici. I dipendenti chiedo quindi che l’ospedale resti autosufficiente, ritendendo il San Filippo neri una risorsa per la sanità pubblica.
Il servizio di Simona Berterame
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