Svolta nella notte per le indagini sul triplice omicidio di Tempio: fra le varie persone interrogate dai carabinieri da ieri, l’attenzione si è concentrata su quattro-cinque. In particolare gli investigatori hanno messo sotto torchio un uomo di Tempio, amico della famiglia Azzena, che si trova da ieri sera in caserma, ed è stato sentito per tutta la notte. Al momento i militari escludono vi siano provvedimenti di fermo.
(MeridianaNotizie) Roma, 19 maggio 2014 – Si stringe il cerchio sugli assassini che hanno sterminato la famiglia Azzena. Per tutta la giornata di ieri si sono susseguiti interrogatori da parte degli inquirenti che indagano sull’atroce delitto, sul quale aleggia l’ombra dell’usura, di Giovanni Maria Azzena, delle moglie Giulia Zanzani e del loro figlio Pietro, di 12 anni. La persona sentita tutta la notte in caserma è un artigiano di Tempio Pausania. Le sue parole, infatti, non avrebbe convinto gli inquirenti che avrebbero rilevato delle discrepanze nella sua testimonianza.
Al momento non vi sono provvedimenti di fermo. In questa prima fase investigativa, inoltre, si sono rivelate fondamentali le immagini del sistema di video sorveglianza di alcuni locali pubblici adiacenti via Villa Marina, a pochi passi dal negozio di calzature della famiglia Azzena e dalla loro abitazione. I carabinieri della Compagnia di Tempio Pausania e del Comando provinciale di Sassari starebbero, nel frattempo, identificando anche altri vari individui immortalati nelle riprese. L’interesse si è concentrato su alcune persone, in particolare una che si trovava fuori dalla casa mentre probabilmente altre due erano all’interno.
Il ruolo dei sistemi di videosorveglianza potrebbe rivelarsi molto importante per le indagini sul triplice omicidio di Tempio Pausania. Il commando degli assassini sarebbe stato ripreso da un video che ora è al vaglio degli inquirenti. Si tratterebbe di tre uomini ben vestiti – ha riportato il quotidiano L’Unione Sarda – e mentre uno è rimasto sulla strada gli altri due sono entrati nell’abitazione della famiglia Azzena dove marito e moglie sono stati prima picchiati e poi uccisi. Mentre il figlio di 12 anni non avrebbe segni di ecchimosi ma solo di strangolamento. Le immagini, secondo quando anticipato dal quotidiano, mostrano un uomo uscire da casa ed entrare nel negozio, presumibilmente con le chiavi prese al proprietario, e poi tornare indietro con una busta, forse del materiale o documenti.
La Redazione
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