Una produzione Rai Fiction che vede la partecipazione di attori del calibro di Ettore Bassi, Giorgio Pasotti e Nicole Grimaudo.
(MeridianaNotizie) Roma, 29 maggio 2014 – La storia di un martirio, la storia di tre giovani carabinieri Alberto La Rocca, Fulvio Sbarretti e Vittorio Marandola che a Fiesole nel 1944, si consegnarono ai tedeschi per salvare la vita di dieci civili innocenti. Il film a Testa alta racconta le gesta eroiche di un piccolo gruppo di militi che, negli anni bui della seconda guerra mondiale, aiutarono i partigiani a liberare l’Italia dai nazisti.
Un film, presentato in occasione del bicentenario dell’Arma, costruito per celebrare il coraggio, la dedizione alla propria missione e l’amore per la Patria di uomini che con il loro sacrificio hanno contribuito a scrivere una pagina importante della nostra storia e a rendere gloriosa la divisa della Benemerita. Una produzione Rai Fiction che vede la partecipazione di attori del calibro di Ettore Bassi, Giorgio Pasotti e Nicole Grimaudo.
La storia : “Era il 1944, Alberto La Rocca, Fulvio Sbarretti e Vittorio Marandola erano tre Carabinieri poco più che ventenni in servizio presso la Stazione di Fiesole e, unitamente agli altri componenti del Reparto, pur continuando a svolgere i propri compiti istituzionali, cooperavano con le forze della Resistenza. Il 29 luglio di quell’anno, i tedeschi, che avevano intuito il collegamento tra la Caserma dei Carabinieri e la Resistenza, intercettano una staffetta portaordini composta da tre Carabinieri e un civile, catturando e fucilando immediatamente uno dei militari (Sebastiano Pandolfi – Medaglia d’Argento al Valor Militare) e il giovane partigiano. L’11 agosto successivo, il Comandante di Stazione, nel frattempo arrestato dai nazisti e riuscito a fuggire, riuscì a mettersi in contatto con i tre Carabinieri, ordinando loro di lasciare la caserma e di puntare su Firenze per ricongiungersi alle truppe alleate. I tre militari eseguirono l’ordine, ma non potendo attraversare le linee nemiche per raggiungere il capoluogo, si diedero alla macchia, costituendo una base operativa nell’antico anfiteatro di Fiesole.
Qui, il giorno successivo, vennero informati che i nazisti minacciavano la rappresaglia su 10 civili inermi se non si fossero consegnati immediatamente. Pur consapevoli del destino cui andavano incontro, La Rocca, Sbarretti e Marandola non esitarono a presentarsi al Comando tedesco, dove vennero arrestati e, poco dopo, fucilati. Il sacrificio valse a ciascuno dei tre Carabinieri la concessione della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria.”
Servizio di Cristina Pantaleoni
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