(MeridianaNotizie) Roma, 29 maggio 2014 – Sì dell’Aula della Camera alla proposta di legge sul divorzio breve che riduce i tempi dello scioglimento del matrimonio a 12 mesi in caso di contenzioso e a 6 mesi per le consensuali. I voti a favore sono stati 381, 30 i contrari, 14 gli astenuti. Il testo passa ora al Senato. Dopo la votazione finale, si è levato un applauso.
Stop alla separazione di 3 anni per chiedere il divorzio. Il termine scende a 12 mesi per la separazione giudiziale e a 6 mesi per la consensuale, indipendentemente dalla presenza o meno di figli. Se la separazione è giudiziale, il termine decorre dalla notifica del ricorso. La comunione dei beni si scioglie quando il giudice autorizza i coniugi a vivere separati o al momento di sottoscrivere la separazione consensuale. Il “divorzio breve” sarà operativo anche per i procedimenti in corso.
Il divorzio venne introdotto a livello legale in Italia il 1º dicembre 1970, nonostante l’opposizione della Democrazia Cristiana, con la legge legge 1 dicembre 1970, n. 898 – “Disciplina dei casi di scioglimento del matrimonio”. Detta legge entrò in vigore il 18 dicembre 1970. Mancando l’unanimità nell’approvazione della legge, negli anni seguenti si organizzò un movimento politico, sostenuto anche dai partiti contrari all’introduzione della legge, che promosse un referendum abrogativo, nell’intento di far abrogare la legge 898/70. Nel 1974 tale referendum affermò la volontà della maggioranza della popolazione di mantenere la legge in vigore.
La Redazione
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