La Coldiretti ha aperto l’esposizione “Con trucchi e inganni l’Unione Europea apparecchia le tavole degli italiani” al maxi raduno con diecimila agricoltori dalle diverse regioni a Mico – Fiera Milano Congressi con il Presidente nazionale Roberto Moncalvo.
(Meridiana Notizie) Roma, 21 maggio 2014- Dal formaggio senza latte al vino senza uva, dal cioccolato senza cacao, alla carne annacquata, dal il vino zuccherato al miele contaminato dal polline biotech senza nessuna indicazione in etichetta come pure i formaggi similgrana prodotti all’estero. Sono queste le novità che l’Unione Europea ha permesso di mettere in commercio e l’Italia non può opporsi alle regole europee.
Il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo afferma che “Dall’Unione Europea è venuto negli anni un via libera ad allucinanti novità nel piatto senza dimenticare le alchimie negli ingredienti che hanno snaturato anche gli alimenti più comuni, si è verificato un appiattimento verso il basso delle normative per dare spazio a quei Paesi che non possono contare su una vera agricoltura e puntano su trucchi, espedienti e artifici della trasformazione industriale per poter essere presenti sul mercato del cibo’’. La Coldiretti denuncia la possibilità concessa dall’Unione Europea di incorporare la polvere di caseina e caseinati, di aumentare la gradazione del vino attraverso l’aggiunta di zucchero nei Paesi del Nord Europa o di ottenerlo a partire da polveri miracolose contenute in wine-kit che promettono in pochi giorni di ottenere le etichette più prestigiose con la semplice aggiunta di acqua. Si calcola che in Europa vengano consumate venti milioni di bottiglie all’anno con etichette di vini italiani ottenute in questo modo.
La Coldiretti sulla carne – non viene indicata l’aggiunta d’acqua fino al 5 per cento, ma per alcuni prodotti (wurstel, mortadella) tale indicazione può essere addirittura elusa mentre in tutta Europa circolano liberamente imitazioni low cost del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano realizzate fuori dall’Italia senza indicazioni della provenienza e con nomi inventati che ingannano i consumatori sulla reale origine. Le importazioni dei cosiddetti ’similgrana’ in Italia sono raddoppiate negli ultimi dieci anni con gli arrivi da Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia, Estonia, Lettonia che hanno raggiunto un quantitativo stimato in 83 milioni di chili.
La Coldiretti sull’olio – Nella stragrande maggioranza dei casi, si leggono le scritte ‘miscele di oli di oliva comunitari’, ‘miscele di oli di oliva non comunitari’ o ‘miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari’ previste dalla normativa comunitaria per far conoscere la provenienza delle olive ai consumatori. L’Italia è il maggior importatore mondiale di olio di oliva, ma solo un italiano su quattro (27 per cento) ritiene che la gran parte dell’extravergine in vendita sia ottenuto totalmente o per la maggior parte con olio straniero, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’.
Storica – conclude la Coldiretti – l’imposizione all’Italia dell’Unione di aprire i propri mercati anche al cioccolato ottenuto con l’aggiunta di grassi vegetali diversi dal burro di cacao.
La Redazione
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