Condannato all’ergastolo nel processo Spartacus e a ventuno anni e sei mesi nel processo Normandia, Saviano lo ha nominato “Ministro dell’Economia della Camorra”
(Meridiana Notizie) Roma, 22 maggio 2014- Il boss Antonio Iovine, conosciuto come o’ninno per il suo viso da bambino, dopo quattro anni di carcere ha deciso di collaborare con la Procura della Repubblica di Napoli. Iovine è considerato uno dei quattro capi del clan dei Casalesi insieme a Francesco Bidognetti, Francesco Schiavone (Sandokan) e Michele Zagaria. Secondo quanto riferiscono alcuni quotidiani Iovine, ha cominciato a ricostruire ai magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, le attività e i rapporti del clan, dalla gestione delle attività criminali alle guerre tra i clan e i rapporti con gli esponenti politici.
Iovine, è stato arrestato dalla Polizia nell’autunno del 2010, dopo 15 anni di latitanza, in una casa di Casal di Principe ed è detenuto da quattro anni in carcere in regime duro. Lunedì scorso nel processo per le intimidazioni allo scrittore Roberto Saviano e della giornalista Rosaria Capacchione, ora deputata del Pd (marzo 2008), il pm Antonello Ardituro ha chiesto la condanna di Francesco Bidognetti e degli avvocati Michele Santonastaso e Carmine D’Aniello e l’assoluzione proprio di Antonio Iovine, perchè pur essendo certo della sua colpevolezza, non c’è possibilità di dimostrarla.
La Redazione
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