(MeridianaNotizie) Roma, 21 maggio 2014 – Torna a far parlare il comune di Pomezia e soprattutto le scelte (assolutamente opinabili) della giunta grillina. Dopo l’aumento della retta della mensa dello scorso 9 settembre 2013 infatti è stato deciso di istituire due menu nelle mense delle scuole materne. Dal prossimo anno i genitori potranno scegliere tra un menu meno costoso da 4 euro e uno più costoso da 4,50 euro. A fare la differenza il dolce. E le reazioni politiche non si sono fatte attendere.
Mensa Pomezia – Zingaretti : “Permettetemi di fare un appello contro quell’ignobile scelta del Comune di Pomezia che nega ai bambini più poveri il dolce alla mensa e lo dà a quelli più ricchi che pagano la retta. E’ una vergogna: il bambino che ha il papà o la mamma che non ha la possibilità di mettere 40 centesimi in più riceverà un vassoio senza il dolce, gli altri, invece, avranno un pasto completo. Ma io mi domando: dove andremo a finire…?”. Lo ha detto il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, nel corso della presentazione in Regione dei progetti vincitori del Bando “Un taglio alla povertà”, commentando il bando di gara per le mense scolastiche, pubblicato nel Comune di Pomezia, guidato dal sindaco Fabio Fucci, che prevede due menù differenti in base al prezzo.
“Tutte le amministrazioni locali sono in crisi di bilancio e di budget – ha aggiunto – Ma io credo immorale scaricare queste difficoltà attraverso atti che producono discriminazione sociale. L’articolo tre della Costituzione della Repubblica ci dà il compito di rimuovere gli ostacoli affinché siano salvaguardati i principi di uguaglianza: avere un tavolo con 3 bambini di cui due hanno il dolce ed uno no, perché il papà non ha i soldi per pagare una retta piena, penso che sia una cosa barbara. Spero – ha concluso – che l’amministrazione comunale di Pomezia torni indietro, perché non possiamo tornare indietro rispetto a degli elementi civili che devono essere salvaguardati anche e soprattutto nei momenti di crisi”.
Mensa Pomezia – Federconsumatori : “Ma chi ha deciso a Pomezia di offrire due pasti nelle scuole, uno comprensivo di dolce e l’altro senza? Chi pensa di imitare maldestramente la giunta leghista del comune lombardo che approvò qualcosa di molto simile a questa ignominia? Vergogna! Non c’è altro da aggiungere”. Lo afferma Simonetta Cervellini, presidente della Federconsumatori di Roma e del Lazio.
“Come si può pensare di umiliare un bambino con una famiglia povera alle spalle – aggiunge – costringendolo a toccare subito con mano cosa voglia dire l’ingiustizia e la disuguaglianza? Ecco perché si deve immediatamente revocare la decisione. Non ci bastano gli innumerevoli motivi che ci hanno fatto già vergognare nel mondo? Solidarietà è un bene pubblico che va coltivato già da piccoli. Ne abbiamo davvero bisogno soprattutto oggi”.
Mensa Pomezia – Cervellini (Sel) : “Quanto sta accadendo a Pomezia é letteralmente incredibile. Neppure nella favola del lupo cattivo si trova una mensa dove i bambini poveri guardano gli altri più fortunati mangiare il dolce”. Lo dichiara in una nota il senatore di Sel Massimo Cervellini, vicepresidente Commissione Lavori pubblici. “Eppure il sindaco M5S di Pomezia – aggiunge – giá in altre occasioni ha lasciato che si verificassero gravi abusi, come durante la recente protesta inerme delle lavoratrici lsu del Trilussa, fermate con la violenza. Di fronte all’ennesima ignominia che ci lascia inorriditi, inaccettabile violazione del principio costituzionale di uguaglianza, solleviamo forti dubbi sulla rispondenza dell’amministrazione Fucci al mandato ricevuto dai propri cittadini. Questa é un’occasione per recuperare: ritiri immediatamente il provvedimento”.
Mensa Pomezia – Baglio (commissione scuola Roma Capitale) : “Non mi convince per niente e anzi mi sembra del tutto inappropriata la scelta del Comune di Pomezia di dare ai bambini due diversi menù a seconda del reddito e delle scelte familiari. I bambini devono potersi sentire tutti uguali. Non è pensabile che i più poveri debbano restare a guardare gli altri ricevere il dolce, il menu dev’essere unico per tutti”. Così in una nota la consigliera Valeria Baglio, presidente della Commissione Scuola di Roma Capitale.
Mensa Pomezia – Torricelli (Sel) : “ll sindaco M5S di Pomezia, che alla scuola materna pubblica introduce il menù differenziato in base al censo (con il dolce per i bimbi delle famiglie che pagano di più e senza per i bimbi delle famiglie che non possono permetterselo), compie un fatto gravissimo che va respinto con forza. Non può concedersi alcuna deroga al principio di uguaglianza se non ammettendo che in atto un attacco ai poveri invece che alla povertà. In Regione presenteremo una interrogazione agli organismi competenti, mentre sul territorio Sinistra Ecologia Libertà garantisce a tutte le famiglie una battaglia dura per scongiurare un precedente che consideriamo inaccettabile”. Così, in una nota, Giancarlo Torricelli, coordianatore Sel Lazio.
Mensa Pomezia – Ciocchetti (FI) : “Qualcuno fermi il sindaco pentastellato di Pomezia. Dopo la vicenda del licenziamento senza possibilità di collocamento di 18 lavoratori della Società Consorzio per l’Università di Pomezia – che ha generato la rovina di questi lavoratori – ha pensato bene di inventarsene un’altra: niente dolce a fine pasto per i bambini meno abbienti. Il Comune ha infatti previsto nella gara d’appalto due menù a prezzi differenti ed uno, meno caro, non prevede la somministrazione del dolce. Sarebbe questo il modo che il M5S ha in mente per rivoluzionare la società ed il nostro Paese? La discriminazione in base al reddito è la via della salvezza? E come credono di poter spiegare ai bambini che per loro il dolce non è previsto? Vogliono cambiare il Paese crescendo persone piene di rabbia, frustrazione e rancore? Mi auguro che il Sindaco voglia dare risposta a queste domande”. Lo scrive in una nota l’esponente di Forza Italia, Luciano Ciocchetti.
Mensa Pomezia – Corrado (M5S) : “Il centrosinistra è in evidente crisi e diffonde voci false solo a scopo elettorale per cercare di riprendere lo svantaggio. Si parla di una delibera di indirizzo del consiglio comunale risalente allo scorso dicembre, tirata fuori ad hoc a pochi giorni dal voto solo per scopi strumentali. Ieri il sindaco Fucci ha diramato un comunicato stampa, ignorato dai più in cui si spiegano dettagliatamente i motivi e l’iter che ha condotto alla redazione del nuovo capitolato mensa”. Lo dichiara, in una nora, Valentina Corrado consigliera del M5S Lazio. “Non si tratta di discriminazione tra ricchi e poveri – aggiunge – ma di libertà di scelta per quanto riguarda l’alimentazione. L’amministrazione comunale, in seguito a numerosi incontri con i rappresentanti dei genitori ha accolto la proposta di un menù differenziato. Chi oggi accusa si dimentica come ha gestito e depauperato negli ultimi anni il servizio mensa di Pomezia. Sorprende che il Pd, a tutti i livelli istituzionali, abbia l’abitudine di intervenire contro di noi cercando solo il becero sensazionalismo, come quando ci chiamano squadristi solo per espletare le nostre funzioni di controllo. Pomezia ha ereditato problemi gravissimi dalle passate amministrazioni, problemi di cui spesso chi oggi grida allo scandalo è stato fautore se non connivente. Al capitolato mensa si è arrivato attraverso la partecipazione e garantendo la libertà, due parole di cui spesso si riempie la bocca chi ci accusa”.
Altre videonews di Cronaca
Formaggio senza latte, vino senza uva e cioccolato senza cacao, arriva la denuncia della Coldiretti
Incide una “M” sul Colosseo, finisce male la gita di un alunno brasiliano