(MeridianaNotizie) Roma, 7 maggio 2014 – Sono 83 i medici segnalati in tutta Italia dalla Guardia di Finanza per violazioni alle norme che disciplinano l’attività intramoenia, con un danno erariale di 6 milioni di euro. 48 di loro dovranno anche rispondere di truffa aggravata e peculato per aver trattenuto illecitamente compensi spettanti alle aziende sanitarie di appartenenza.
L’ “intramoenia” consente ai dirigenti medici, di esercitare l’ attività da libero – professionista a pagamento al di fuori dell’orario di lavoro usufruendo dei macchinari e delle strutture sanitarie pubbliche previa autorizzazione dell’azienda sanitaria che, in cambio, percepisce una quota dei compensi corrisposti dagli utenti. L’attività ispettiva, svolta in 18 regioni e 65 province, ha permesso di segnalare alla Corte dei Conti i dirigenti medici che, percependo tale indennità, hanno assunto incarichi extraprofessionali non autorizzati in strutture sanitarie private e di denunciare quelli che, invece, hanno truffato le A.S.L. non dichiarando le attività svolte nelle strutture pubbliche e trattenendo le quote dei compensi spettanti al servizio sanitario nazionale.
In particolare, nelle regioni Lazio, Puglia, Toscana, Calabria, Campania e Lombardia sono stati riscontrati i maggiori picchi di irregolarità. Nel Lazio: sono 14 i medici segnalati alla Corte dei Conti, di cui 8 denunciati anche alla magistratura ordinaria. In Puglia 9 medici segnalati alla Corte dei Conti, 2 in Calabria, 6 in Toscana, 7 in Campania, 9 in Lombardia.
Servizio di Cristina Pantaleoni
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