Con 290 voti trionfa il concorrente più chiacchierato di questa edizione. Emma Marrone delude con un 21esimo posto
(MeridianaNotizie) Roma, 12 maggio 2014 – “Dedico questa vittoria a quelli che credono in un futuro di pace e libertà”. Queste le parole pronunciate da Conchita Wurst, visibilmente emozionata nel ritirare il premio. Una vittoria annunciata già nei giorni precedenti vista l’eccentricità con il quale si è esibita sul palco e l’indiscusso talento vocale. Abito scintillante, lunga chioma bruna e una folta barba. Un look che certamente non è passato inosservato, scatenando le ire dell’ala più omofoba dell’Europa. Nonostante le polemiche, Conchita ha trionfato nella finale dell’Eurovision 2014, la 59, totalizzando 290 voti sulle note della sua “Rise Like A Phoenix”. A organizzare la 60esima edizione della manifestazione, quindi, dovrà essere, da regolamento, l’Austria.
Niente da fare invece per Emma Marrone, che conquista il premio come peggior artista italiana mai andata all’Eurovision. La canzone “La mia città” riesce a strappare solo un deludente 21esimo posto, rtitrovandosi così al fondo della classifica vicina a San Marino, Slovenia e Francia. Il suo abbigliamento dorato con tanto di mutandoni in vista non è bastato per impressionare l’Europa. Dal canto suo, Emma si è scagliata contro la vincitrice austriaca, dichiarando che “Conchita Wurst senza barba non avrebbe avuto chance”.
La Redazione
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