I gestori lamentano, spiegano i sindacati, che le compagnie petrolifere, “forti del vincolo di fornitura in esclusiva”, impongano loro prezzi “fuori mercato”. Un comportamento, sostengono, “in aperta violazione delle norme, che danneggia la stragrande maggioranza degli automobilisti italiani, prima ancora che le migliaia di piccole imprese di gestione”
(MeridianaNotizie) Roma, 11 giugno 2014 – Sarà un week end nerissimo, o meglio a secco, quello della metà di giugno. I benzinai infatti incroceranno le braccia e chiuderanno i distrubutori per quello che si preannuncia essere una tre giorni a piedi. Il 18 giugno i benzinai saranno in sciopero ma la protesta rischia di creare il caos ben prima del mercoledì della prossima settimana. Le pompe di benzina, infatti, resteranno chiuse dalle ore 19.30 del 17 giugno fino alle 7 del 19. Ma a peggiorare i disagi sarà la chiusura per ben quattro giorni dei self service. Ecco tutte le informazioni.
Sciopero benzinai – Autostrada : In autostrada invece la protesta sarà dalle ore 22 del 17 giugno alle ore 22 del 18 giugno nelle aree di servizio.
Sciopero benzinai – Self Service : Disagi pensanti si avranno per lo sciopero dei self service, durante l’orario di apertura al pubblico, dal 14 al 17 giugno.
Nel dettaglio, le tre associazioni – annunciando lo sciopero – hanno lamentato che politica e istituzioni “si limitano ad occuparsi di benzina solo per aumentarne sistematicamente le accise”, quando invece “il mercato della distribuzione carburanti continua ad essere bloccato dall’assenza di trasparenza che consente anche la sempre più frequente e conclamata violazione delle leggi che pure, con tutti i limiti, ci sono e sono vigenti”.
“La concorrenza nel settore” carburanti “va ampliata, garantendo la correttezza della concorrenza stessa, in modo da portare a una riduzione dei prezzi”. E’ stato questo, invece, il commento del viceministro allo Sviluppo Economico, Claudio De Vincenti, a conclusione dell’incontro con i sindacati dei gestori. Per De Vincenti “l’obiettivo è una riforma complessiva del settore, su cui – ha spiegato – credo sia ora di metterci le mani”.
E ha aggiunto: “Noi vogliamo procedere alla riforma, sta poi ai sindacati decidere in autonomia cosa fare rispetto allo sciopero del 18”. Il viceministro ha fatto sapere che “già dalla prossima settimana cominceranno i primi incontri” sia con i sindacati che con l’Up, la rappresentanza delle compagnie petrolifere, summit prima unilaterali e poi di confronto tra tutte le parti.
La Redazione
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