(MeridianaNotizie) Roma, 6 giugno 2014 – “Game over: insert coin to continue!”: il “videogioco” tra dipendenti di Roma Capitale e l’amministrazione Marino continua con lo sciopero di 24 ore e il corteo partito poco dopo le 9 da piazza Bocca della Verità. Alcune migliaia i partecipanti alla mobilitazione indetta da Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Csa, che marciano dietro lo striscione “Salario, diritti, dignità x garantire servizi ai cittadini” diretti al Campidoglio, dove è previsto il comizio di leader sindacali e Rsu.”Speriamo che le finestre del Campidoglio siano aperte per poter ascoltare cosa ha prodotto un anno di gestione Marino”, dichiara il segretario generale della Fp Cgil Natale Di Cola, mentre di adesione “già superiore al 50%” e di “circa 5.000 persone in corteo”, parla il segretario generale della Cisl Fp di Roma e del Lazio Roberto Chierchia.
Per la Polizia locale Giancarlo Cosentino, coordinatore Rsu della Cisl Fp, fa notare: “Qualcuno aveva detto che sarebbe stato un fallimento, invece a mezzanotte le pattuglie sono rientrate nelle sedi e il servizio è fortemente limitato”. “Marino, sei sicuro di essere sicuro?”, “Caro Marino, cosa imparerà il bambino, se riduci la maestra a uno zerbino?”, “1.300 – 250 euro: FAME”: così Polizia locale, scuole e dipendenti degli uffici di Roma Capitale, in sciopero oggi per 24 ore, rispondono al possibile taglio del loro salario accessorio da fine luglio. Nel mirino di striscioni, fischietti e magliette personalizzate l’amministrazione guidata dal sindaco Ignazio Marino. Particolarmente agguerrite le insegnanti di nidi e scuola dell’infanzia: “No alle maestre tappabuchi” è il cartello di Fortuna della “Giuseppe Mazzini” e Mariapia di “L’Albero Azzurro”, istituti del Municipio II. “Oltre al rischio di conguaglio sul salario accessorio – sottolineano – ci faranno fare le segretarie, non le insegnanti: dovremo lasciare i bambini per tappare i buchi amministrativi”.
In più, sottolineano, “ci fanno fare i corsi di aggiornamento quando dall’anno prossimo saranno quelli della Multiservizi, o chi per loro, a gestire l’accoglienza e l’uscita dei bimbi”. “Oggi le regole le dettiamo noi!” dichiara Rosa, dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico del Municipio III, che aggiunge: “Taglieranno minimo 200 euro, a gente ormai avanti di età, che fanno lavorare con computer vecchi, senza straordinari pagati e con le ore di recupero. Vengano Marino e Nieri, vengano gli ispettori del Mef a vedere come garantiamo i servizi nonostante tutto”. David del Gruppo Pronto Intervento Traffico della Polizia locale denuncia: “Marino ci vuole comprare con gli straordinari, ma non possiamo morire per strada facendo i doppi turni”. I vigili urbani chiedono, spiega, “un regolare contratto decentrato, non che ci tolgano quanto conquistato in vent’anni di lotte. Già così ogni giorno è un’emergenza, non si riesce a gestirla. Il concorso non lo sbloccano e il sindaco continua a assumere dirigenti esterni, come ha fatto con lo stesso Clemente”.
Salario Accessorio – Di Berardino (Cgil) : “Una manifestazione imponente, sono state ben comprese le ragioni che il sindacato aveva posto alla trattativa. Sindaco e Giunta riflettano di fronte a questa risposta dei lavoratori di Roma e archivino polemiche e chiusure”. Così il segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio Claudio Di Berardino, durante il corteo verso il Campidoglio per lo sciopero di 24 ore dei dipendenti di Roma Capitale, indetto da Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Csa contro il possibile taglio del salario accessorio e per il rilancio della macchina capitolina. “Il Comune deve continuare a lavorare con il Governo – ha proseguito – per cambiare le norme e rinnovare il contratto decentrato e parallelamente tener conto delle necessità della città, lasciando alle spalle i risultati dei Fori e di Malagrotta”. Per Di Berardino “la priorità è il lavoro: solo puntando su un nuovo modello di sviluppo dopo i disastri della Giunta Alemanno, Roma può diventare Capitale anche dell’economia d’Italia”.
Salario accessorio – Pedica (PD) : “Impensabile che qualche politico capitolino voglia penalizzare i dipendenti comunali. Il salario accessorio dei dipendenti comunali non si tocca. Se c’e’ qualcosa da tagliare e’ lo stipendio dei dirigenti capitolini, che va adeguato ai tetti previsti dalle nuove norme nazionali”. E’ quanto afferma, in una nota, Stefano Pedica del Pd. “Sono al fianco dei 24 mila dipendenti comunali che oggi scenderanno in piazza per difendere i loro diritti – annuncia Pedica -. E’ assurdo solo pensare di penalizzare dei lavoratori con stipendi di poco superiori ai mille euro, quando ci sono manager che guadagnano dieci volte di piu’. Bisogna valorizzare i dipendenti comunali, perche’ sono loro il vero motore della citta’. Sono loro che mandano avanti i servizi e non devono essere schiacciati dalla burocrazia. Dopo i fatti di Expo e del Mose credo che sia superfluo chiedere alla politica di combattere chi ruba e difendere chi guadagna onestamente e, a stento, riesce ad arrivare alla fine del mese. Oggi siamo tutti con i dipendenti comunali”.
Servizio di Simona Berterame
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