Andreotti e Paolo VI, il primato della qualità: lo scambio epistolare tra due grandi personalità

592
“Dobbiamo a Montini l’educazione al primato della qualità, a non ricercare ad ogni costo risultati immediati, ad avere un grande rispetto per chi non la pensa come noi, a sentire il fascino di un impegno politico come autentica vocazione cristiana” (Giulio Andreotti).

(MeridianaNotizie) Roma, 15 luglio 2014 – Mercoledì 16 luglio a Roma alle ore 18.30, presso la Libera Università Maria SS. Assunta (LUMSA) in Borgo Sant’Angelo n.13, si terrà la presentazione del libro “Andreotti e Paolo VI. Il primato della qualità”, a cura di Monsignor Leonardo Sapienza, Reggente della Prefettura della Casa Pontificia. Un libro interessante che contiene anche un inedito scambio epistolare tra Papa Paolo VI e il Presidente Giulio Andreotti, due grandi personalità che hanno segnato profondamente la vita ecclesiale e politica dell’Italia.Invito Libro Sapienza

L’evento, promosso dall’Associazione Giovane Europa – presieduta da Angelo Chiorazzo – in collaborazione con l’Istituto Luigi Sturzo, sarà un’importante occasione per celebrare la figura di Paolo VI, alla vigilia dellasua beatificazione, e ricordarlo nel rapporto con Giulio Andreotti, uno dei suoi figli spirituali più illustri. A confrontarsi sul tema ci saranno Sua Eminenza il Cardinale Giovanni Battista Re, il Dottor Gianni Letta, Lucio Brunelli Direttore delle testate giornalistiche di TV2000 e l’autore del libro, Monsignor Sapienza. A moderare l’incontro il vaticanista di Avvenire,Gianni Cardinale.

 La Redazione

Altre videonews di Cronaca

VIDEO > Costa Concordia, proseguono i lavori per il rigalleggiamento. Le immagini in Time Laps

“Buongiorno, sono il sindaco”, Ignazio Marino come Papa Francesco

Bambini autistici picchiati e tenuti in stanza di contenimento, orrore alla “Casa di Alice”

Articolo precedenteVIDEO > Costa Concordia, proseguono i lavori per il rigalleggiamento. Le immagini in Time Laps
Articolo successivo“Hai visualizzato ma non hai risposto, errore!” La verità sulle due V di Whatsapp