(MeridianaNotizie) Roma, 17 luglio 2014 – 14 persone sono finite in manette in una vasta operazione denominata Cilea per il suo carattere interregionale. Gli arrestati sono indagati per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di più delitti contro il patrimonio, tra cui furti in esercizi commerciali e in abitazioni.
L’operazione trae origine da un‘attività svolta dal Nucleo Investigativo di Roma, su un gruppo di romani dediti a varie attività delinquenziali nel settore dello spaccio di sostanze stupefacenti e dei reati contro il patrimonio e la persona, i quali risultarono in contatto con alcuni personaggi di Reggio Calabria con cui pianificavano furti di ingente valore da attuare nel capoluogo calabrese. Il gruppo di romani era solito spostarsi infatti in Calabria per il tempo strettamente necessario a compiere il colpo preparato dai soci locali e poi facevano rientro nella capitale con parte del bottino.
A Reggio Calabria tra gli obbiettivi era stato scelto anche il “Teatro Cilea“(da cui l’operazione prende il nome), dove nella notte del 09 novembre 2011 i carabinieri di Reggio Calabria sventarono un furto arrestando in flagranza di reato 5 componenti della banda. Nel corso delle indagini è stata individuata anche una donna georgiana, domiciliata in Reggio Calabria ed impiegata come badante, che fungeva da ricettatrice per conto della “banda”. Le indagini su quest’ultima hanno consentito di rinvenire parte della refurtiva proveniente dai vari colpi messi a segno in abitazioni private. A Roma, invece, il tramite era un commerciante di metalli preziosi, che fungeva da ricettatore di oro e metalli preziosi proventi di furto e presso il quale confluiva la refurtiva. Proprio seguendo questi ultimi due si riuscivano a ricostruire le dinamiche organizzative del gruppo.
Servizio di Cristina Pantaleoni
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