(MeridianaNotizie) Roma, 23 luglio 2014 – Ville, aziende e disponibilità finanziarie per circa 15 milioni di euro riconducibili all’imprenditore dell’Alto Casertano Nicola Palladino, 58 anni, sono stati sequestrati dal Gico della Guardia di Finanza di Napoli. Nei riguardi di Palladino, ritenuto “organicamente inserito nel clan dei Casalesi”, è stato eseguito un decreto dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta della Dda partenopea. Palladino è ritenuto il braccio imprenditoriale delle fazioni Schiavone e Zagaria.
Proprio grazie al vincolo con il clan, nel tempo l’imprenditore aveva assunto nella provincia di Caserta una posizione preminente nel mercato della commercializzazione del calcestruzzo, unitamente ad altre imprese operanti nel medesimo settore, anch’esse riconducibili al predetto sodalizio. Infatti, attraverso tale “cartello”di società, tra cui la “CLS s.r.l.” di Pastorano (sottoposta a sequestro in quanto riconducibile al PALLADINO), il clan riusciva a influenzare, a proprio vantaggio, il prezzo di vendita del prodotto e, nel contempo, ad aggiudicarsi le forniture per importanti opere nel settore degli appalti pubblici.
Parallelamente, il PALLADINO versava al clan, periodicamente, somme di denaro a titolo di contro partita dei benefici economici ottenuti grazie all’aggiudicazione delle forniture.Nel corso delle investigazioni sono stati accertati, altresì, rapporti di frequentazione, per motivi conviviali e di lavoro, dell’imprenditore e dei sui diretti familiari con personaggi di spicco del “clan Belforte” di Marcianise (sodalizio ritenuto subordinato a quello casalese)
Servizio di Cristina Pantaleoni
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