I primi 61 animali affidati alla LAV sono finalmente usciti dalle gabbie, a cominciare dai tanti bisognosi di urgenti cure medico-veterinarie e immediatamente ricoverati in cliniche veterinarie; nelle prossime settimane saranno trasferite altre decine di animali, fino a svuotare definitivamente la struttura.
(MeridianaNotizie) Roma, 25 luglio 2014 – Emergenza adozioni per i rimanenti circa 200 cani e i 100 gatti del canile Parrelli di Roma, posto sotto sequestro da 9 mesi: a lanciare un accorato SOS adozioni è la LAV (www.lav.it) che da alcune settimane è stata finalmente autorizzata dalla Procura di Roma a riprendere le operazioni per il trasferimento dei cani e gatti del canile. I primi 61 animali affidati alla LAV sono finalmente usciti dalle gabbie, a cominciare dai tanti bisognosi di urgenti cure medico-veterinarie e immediatamente ricoverati in cliniche veterinarie; nelle prossime settimane saranno trasferite altre decine di animali, fino a svuotare definitivamente la struttura. Per aiutare questi animali la LAV sta impegnando numerose risorse, facendosi carico, grazie al sostegno di soci e donatori, anche di ingenti spese economiche per attività indispensabili, come visite veterinarie e degenza clinica, educatori cinofili, trasporto, spese legali, ecc.
“Cerchiamo con urgenza famiglie disponibili ad accogliere questi dolcissimi cani e gatti: Nuvola, Romolo, Ciccio, Luna e tanti altri attendono una casa accogliente, scriveteci a [email protected]. Su www.lav.it sono disponibili tutte le informazioni per adottarli: grazie anche per l’aiuto che potrete darci a veicolare questo appello – afferma Ilaria Innocenti, responsabile LAV settore Cani e Gatti – Come è accaduto per il sequestro dei circa 3000 beagle di Green Hill, la custodia di questi animali verrà assunta per “gruppi di animali”, dando la precedenza ai quattro zampe bisognosi di cure veterinarie e/o anziani: appena varcato il cancello del rifugio, gli animali saranno affidati alla LAV, come accaduto in questi giorni. In nove mesi sono ben 36 gli animali deceduti nella struttura: una carneficina inaccettabile per qualsiasi comunità, ancor meno per la Capitale che con un tale degrado mostra il peggio della convivenza”.
Tante le fonti di prova che confermano nei confronti di questo canile ipotesi di reato molto gravi, fra le quali il maltrattamento di animali e la detenzione incompatibile con le necessità etologiche degli animali. Pluridenunciato negli ultimi 20 anni, il canile Parrelli è stato posto sotto sequestro nel 2013 e Roma Capitale è stata nominata, dal magistrato, custode giudiziario in collaborazione con la Asl. La palese inadeguatezza della struttura e la sua illegalità è stata poi confermata dal Tribunale del Riesame.
Secondo la LAV e secondo le perizie svolte da personale indipendente ed esperto, sono numerose e gravi le violazioni a danno degli animali:
alimentazione scadente e non adeguata alle differenti esigenze nutritive degli animali
criticità nella preparazione e nella conservazione del cibo
condizioni igieniche disastrose (es. bidoni e vasche usate per preparare il cibo. Presenza di deiezioni solide e liquide anche vicino al cibo)
Gli scoli e i pozzetti di raccolta che attraversano i box sono pericolosi sotto il profilo sanitario
Inadeguatezza di alcuni materiali della struttura: patchwork di reti metalliche che possono esporre gli animali a lacerazioni; tavole di legno che trattengono acqua e umidità esponendo gli animali a rischi sanitari.
Grave situazione sanitaria di molti animali, con 36 decessi avvenuti nei nove mesi successivi al sequestro. Frequenti patologie e lesioni cutanee ascrivibili, secondo perizia medico veterinaria, a “negligenza”.
In questi anni, secondo la LAV, gli animali hanno subito una situazione di gravissima costrizione, lesiva del loro benessere psicofisico, anche in considerazione del fatto che lo stesso gestore ha continuato ad accogliere indiscriminatamente e frequentemente una gran quantità di animali, consapevole delle inadeguate condizioni in cui tali animali saranno costretti a vivere.
Trascorsi alcuni mesi dal sequestro del canile Parrelli, la LAV – autorizzata dalla Procura della Repubblica di Roma ad entrare nel Rifugio solo negli ultimi mesi, con l’obiettivo di promuovere le adozioni degli animali con il supporto di Alfa e AVCPP, si è resa conto che, nonostante la misura cautelare, e considertato il lassismo dimostrato dal Comune di Roma come custode giudiziario, gli animali continuavano ad essere detenuti in condizioni inaccettabili. Per questa ragione, dopo aver evidenziato all’Autorità giudiziaria, al NIRDA del Corpo Forestale dello Stato, una serie di criticità documentate in un dossier di decine di pagine e allegati, la LAV ha ottenuto la custodia di tutti gli animali in uscita dalla struttura.
“Una vicenda drammatica e raccapricciante che si trascina da troppo tempo, sulla pelle di animali indifesi, e con precise responsabilità che la Magistratura potrà finalmente accertare, grazie ad inoppugnabili elementi di prova – conclude Gianluca Felicetti, presidente LAV – Non è accettabile che a Roma, né altrove, gli animali vengano segregati a vita in condizioni di tale degrado. Confidiamo nella generosità e nella sensibilità di tante famiglie che possono prendere in affido questi animali”.
PER INFORMAZIONI SULLE “ADOZIONI”: [email protected]
La Redazione
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