“O vergine cogli l’attimo che fugge, cogli la rosa quando è il momento che il tempo lo sai, vola. E lo stesso fiore che sboccia oggi, domani appassirà”.
“Offuscate tutte le stelle, perché non le vuole più nessuno. Buttate via la luna, tirate giù il sole, svuotate gli oceani e abbattete gli alberi, perché da questo momento niente servirà più a niente”.
(MeridianaNotizie) Roma, 12 agosto 2014 – È morto Robin Williams. Non è un brutto sogno dal quale questa mattina vi siete svegliati, no. Uno degli attori hollywoodiani più amati ci ha lasciato all’età di 63 anni. Sarebbe morto suicida, secondo le prime informazioni che dovranno però essere confermate dall’autopsia, nella sua casa di Tiburon, in California. Soffriva da tempo di una grave depressioni che l’aveva gettato nella dipendenza dall’alcool, dalla quale aveva provato a disintossicarsi in un centro del Minnesota.
La notizia ha sconvolto tutti, da attori a politici a semplici fan. «Questa mattina ho perso mio marito e il mio migliore amico mentre il mondo ha perso uno dei suoi artisti più amati e una persona meravigliosa. Ho il cuore spezzato», si legge in una nota della moglie Susan. E ancora: «Su richiesta della famiglia, chiediamo di rispettare la privacy in questo momento di profondo dolore. Come ha sempre detto lui, è nostra speranza che l’attenzione non sarà dedicata alla sua morte, ma alle innumerevoli gioie e di risate che ha dato a milioni di persone». E allora come non ricordare quante volte ha scaldato i nostri cuori con le sue scene indimenticabili.
Nato a Chicago nel 1952 Robin McLaurin Williams, viene accettato, all’età di 22 anni alla prestigiosa scuola di recitazione della Juliard di New York, Dopo gli studi aveva cominciato a lavorare come comico, facendosi conoscere e apprezzare per uno stile che era allo stesso tempo molto irriverente ma mai esagerato e volgare. “Sul palco era noto per le sue tirate sulla politica, sulle questioni sociali e culturali, alte e basse; – scrive il New York Times – storie di droga e abuso di alcol; commenti osceni sui rapporti tra uomini e donne; e improvvisazioni fulminanti su qualsiasi cosa il pubblico gli facesse venire in mente. I suoi show erano sempre pieni di imitazioni frenetiche di attori, presidenti, principi, primi ministri, papi e anonimi cittadini del mondo. La sua irriverenza era leggendaria e incontenibile.”
Ma è sul finire degli anni Settanta che ottiene una grande popolarità grazie al ruolo dell’alieno Mork nella serie televisiva Mork e Mindy andata in onda dal 1978 al 1982; in seguito, è stato protagonista sul grande schermo di ruoli brillanti in pellicole di notevole successo come Good Morning Vietnam, Hook Capitan Uncino, Mrs Doubtfire, L’attimo fuggente, Patch Adams fino a vincere l’Oscar nel 1997 come miglior attore non protagonista per Will Hunting – Genio Ribelle.
Robin cercava di uscire da una depressione che lo portò a dire in un’occasione raccontando del suo lavoro: «Guardo il mondo, vedo quanto possa essere spaventoso, a volte, e comunque cerco di affrontare la paura. La comicità può aiutare ad affrontare la paura, senza paralizzarti ma anche senza dirti che tutto il male sparirà. È come se dicessi: ok, posso scegliere di ridere di questa cosa, e una volta che ci avrò riso sopra avrò cacciato il demone e potrò affrontarla davvero. Questo è quello che cerco di fare quando faccio il comico». E allora come non ricordarlo oggi con una scena del film Patch Adams che forse lo avrebbe fatto sorridere.
Servizio di Cristina Pantaleoni
Altre videonews di Cronaca
VIDEO > “Spiagge Sicure”, parte la direttiva di Alfano contro i vu cumprà
VIDEO > Beccato vampiro di carburante, il 22enne aveva rubato 26.900 litri di gasolio