Le zone “prescelte” dalla banda erano notoriamente frequentate e abitate da persone benestanti, con particolare predilezione per i quartieri romani Salario, Parioli, Flaminio e Prati
(MeridianaNotizie) Roma, 2 settembre 2014 – Sono finite in manette 7 persone sospettate di far parte di una banda dedita alle rapine di Rolex e in genere orologi di lusso. Il lavoro di intelligence e lo studio delle dinamiche criminali ha fatto piena luce sui componenti della banda, proveniente dai “Quartieri Spagnoli” di Napoli, a carico dei quali sono state ricostruite sette rapine commesse nella Capitale nel corso del 2014.
Le zone “prescelte” dalla banda erano notoriamente frequentate e abitate da persone benestanti, con particolare predilezione per i quartieri romani Salario, Parioli, Flaminio e Prati. Nella quasi totalità dei casi, i malviventi individuavano le vittime viaggiando a bordo di due scooter, normalmente a coppia e facendo attenzione alla presenza di eventuali pattuglie delle forze dell’ordine. La vittima, “scelta” in base alla zona, al suo “status” sociale e all’autovettura di particolare valore in suo possesso veniva agganciata, seguita ed aggredita non appena si fermava al semaforo o all’interno di parcheggi o garage privati.
L’aggressione avveniva solitamente mediante minaccia di un’arma da fuoco o con la simulazione di un incidente stradale (danneggiamento dello specchietto) dopodiché, ottenuto il bottino, i malviventi si davano a precipitosa fuga nel traffico cittadino effettuando anche spericolate manovre contromano.
Nel dettaglio a carico di quattro componenti della banda erano già scattate le manette ai polsi il 23 maggio quando, nel corso di un servizio di osservazione nei pressi di via Medaglie D’Oro, erano stati seguiti dal personale della VI Sezione “Contrasto al Crimine Diffuso” della Squadra Mobile e bloccati, prima di guadagnarsi la fuga verso Napoli, con indosso un orologio da polso marca Patek Philippe modello “Le ore del mondo” ed un orologio marca Rolex modello Daytona.
Dal racconto delle vittime, è stato ricostruito che i membri della banda di napoletani a bordo di 3 scooter Honda Sh300, dopo essersi accorti che un passeggero di un’autovettura Mercedes possedeva un orologio di elevato valore commerciale, lo avevano “agganciato e pedinato” nei pressi di via Cola di Rienzo e dopo circa venti minuti, intorno alle 16 all’intersezione semaforica di Via Aurelia antica, lo avevano aggredito violentemente riuscendo alla fine della colluttazione a strappargli l’orologio marca Patek Philippe, del valore di circa 35.000 euro e provocandogli alcune escoriazioni, dandosi poi a precipitosa fuga in direzione opposta al senso di marcia.
Gli investigatori hanno poi ricostruito la rapina, avvenuta alle poco prima, alle 13,50 in zona Ponte Milvio, che aveva fruttato ai quattro l’orologio Rolex Daytona con cassa in oro, trovato indosso ai malviventi. Nel dettaglio, la vittima – individuata ancor prima che sporgesse una rituale denuncia presso Uffici di polizia – ha dichiarato di essere stata seguita fino all’interno del suo garage dove all’atto di parcheggiare l’autovettura era stata immobilizzata da due individui e rapinata del prezioso orologio da polso.
Gli ulteriori membri della banda sono stati successivamente individuati grazie alla consultazione di un nutrito numero di foto segnaletiche di rapinatori, prevalentemente di origine partenopea, dediti al settore specifico ed all’analisi dei tabulati del traffico telefonico, attività che hanno permesso di chiudere il cerchio nei confronti dei restanti componenti della banda accollando loro ulteriori rapine. Ed invero, tutte le rapine poste a segno dai predetti sono state compiutamente analizzate anche attraverso le denunce presentate dalle vittime dei reati, in Commissariati di P.S. o Stazione dell’Arma dei Carabinieri di zone diverse della Capitale, confermando il modus operandi utilizzato dagli odierni arrestati.
La Redazione
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