La conclusione dei lavori di indagine e soprattutto di restauro iniziati 4 anni fa, ha reso evidente i notevoli aspetti della vita di questo incrocio strategico compreso tra l’antica basilica e il Tempio di Saturno, entrambi profondamente trasformati dagli interventi del primo imperatore che monumentalizzò l’opera.
(MeridianaNotizie) Roma, 30 settembre 2014 – Sarà di nuovo accessibile l’antico percorso del Vico Iugario davanti alla Basilica Giulia. Il fulcro della Roma antica riapre uno dei suoi scorci più suggestivi in occasione del Bimillenario di Augusto. Punto di passaggio per raggiungere il porto di Tevere, venendo dalla via Sacra, fu scelto da Giulio Cesare per edificare la basilica che porta il nome della sua gens, completata e poi ricostruita dall’Imperatore Augusto.La conclusione dei lavori di indagine e soprattutto di restauro iniziati 4 anni fa, ha reso evidente i notevoli aspetti della vita di questo incrocio strategico compreso tra l’antica basilica e il Tempio di Saturno, entrambi profondamente trasformati dagli interventi del primo imperatore che monumentalizzò l’opera.
In questa zona dell’area del Foro Romano, su una profondità di nove metri, è stata messa in luce una stratigrafia tra le più affascinanti dell’area archeologica centrale. Ad essere rinvenuta anche una delle rare testimonianze di età carolingia in città. A quest’epoca che va dal IX al X secolo dopo Cristo, risalgono le murature di una casa che conserva una finestrella con una transenna marmorea spuntata dagli accumuli di terreno asportati.
Il sovrapporsi di abitazioni civili ed edifici pubblici nell’arco di 15 secoli ha finito con il formare il basamento di via della Consolazione: immortalata nel film Vacanze Romane. Demolita la strada nel 1982, iniziarono allora gli scavi archeologici, finalizzati a ricostruire l’originaria unità topografica tra la piazza del Foro e le pendici del Campidoglio, eliminando la censura ottocentesca creata nel complesso archeologico.
Servizio di Cristina Pantaleoni
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